Autore: Carolyn Turgeon
Casa editrice: Dark Abyss
Genere: Fantasy
Numero pagine: 339
Trama
Lilian è stata bandita dal suo mondo, si è macchiata di una colpa enorme di cui porta il peso da secoli. Ma cosa può aver desiderato la fata più conosciuta della storia, la Fata Madrina di Cenerentola? La stessa Cenerentola il cui destino è già stato deciso dalle Anziane? Solo un’azione compiuta in nome dell’Amore romperà l’incantesimo che la tiene legata alla Terra. E Lilian lotterà, sospesa tra due mondi, per espiare la sua colpa. Ma le fate esistono realmente? La fiaba oscura di Cenerentola che nessuno vi ha mai raccontato.
Recensione
La storia di Cenerentola è conosciuta da tutti, ci sono retelling, film di animazione e live action, manga e tanto altro. La ragazza sfortunata che perde madre e padre restando in balia della matrigna e delle sorellastre, fino a che la fata madrina non arriva in suo soccorso facendo finire tutto con il classico lieto fine. Ma qualcuno ha mai pensato alla fata madrina? Alla sua storia e a cosa sia successo a lei?
Beh, Carolyn Turgeon ha scritto un libro su di lei, proprio questo di cui vi sto per parlare.
Lilian è una fata, o meglio, era una fata. Della sua vecchia vita sono rimaste solo le bellissime ali piumate, diverse da quelle delle sue sorelle, più simili a quelle di una libellula. Lei è una fata madrina, per questo ha le piume e il suo compito è quello di far incontrare e innamorare Cenerentola e il principe. Cos’è andato storto allora? Cosa l’ha resa vecchia, povera e sola?
In questo libro impareremo a conoscere uno stile dark di ciò che è la favola per bambini, un po’ come la vera storia dei fratelli Grim, tutt’altro che per bambini.
Molto interessante è vedere come si svolge la vita di Lilian nel mondo umano, sempre alla ricerca di un segnale delle sue sorelle. La vedremo al lavoro in una libreria, interagire con diverse persone e soprattutto cercare una redenzione.
La scrittura in alcuni punti è lenta e alcuni flashback di ciò che l’ha portata a diventare in forma umana senza poter tornare fata sono caotici e confusionari. Il finale mi ha lasciata a bocca aperta e anche un po’ delusa. Perfettamente in linea con ciò che ho trovato nel libro, ma senza essere specifica. Lascia al lettore decidere se dare un lieto fine a questa storia o se tramutarla in tragedia. Una scelta difficile, ma che ho trovato assolutamente coerente con le note dark che troviamo pagina dopo pagina.
Una lettura non adatta a chi vuole una storia gioiosa, ma perfetta per chi ricerca una storia dark, piena di riferimenti a quella che è la storia classica, ma senza mai sfiorare la gioia e la soddisfazione. La fata madrina non vi porterà brillantini, stelle e luci, ma sangue, dolore ed egoismo, rendendo quasi più vera la storia, più umana. Perché il principe deve essere di Cenerentola?