Autore: L. Filippo Santaniello
Casa editrice: Delos Digital
Genere: Horror/bizzaro
Numero pagine: 43
Trama
Tra chiamate d’emergenza, cascine infestate di morti viventi e teste che saltano come tappi a Capodanno, le sanguinose avventure di Alessandro e suo nonno Igino alle prese con l’Apocalisse zombie più spassosa che sia mai stata raccontata.
Vaccino. Morte. Resurrezione.
Non si sfugge alle nuove regole della pandemia.
Chiunque tenti di sconfiggere il virus muore dopo il vaccino e resuscita un mese più tardi, semi decomposto e smanioso di affondare i denti negli organi vitali del primo essere umano che capiti a tiro. Alessandro, quindicenne patito di cinema e letteratura dell’orrore, li chiama ritornanti, e visto che su di loro ha imparato tutto da film e serie tv, ha deciso di formare la sua personale squadra anti zombie.
Come braccio destro ha scelto l’unico aiutante a disposizione: suo nonno Igino. Ottantenne col vizio dell’alcol. E al centralino ha piazzato nonna Clotilde. È proprio lei, durante una giornata in cui la canicola grava come un cappotto sui colli umbri, a rispondere alla chiamata d’emergenza che segnerà per sempre il loro destino.
La missione del giorno è salvare il parroco del paese da un attacco di ritornanti. Il prete, però, non sta telefonando dalla parrocchia, ma dalla cascina di Graziano e Concetta Pongelli. Pare sia lì per aiutare Ivo, il gigantesco figlio ritardato dei Pongelli, entrambi morti da qualche giorno.
Ma è davvero così?
Il parroco è da Ivo per generosità o per una ragione più torbida di un gruppo di campagnoli resuscitati dal camposanto?
Equipaggiati da capo a piedi, Alessandro e nonno Igino vanno in avanscoperta senza sapere cosa li aspetta.
Recensione
E se la pandemia avesse veramente portato a un’invasione Zombie?
Avremmo saputo come affrontarla?
Alessandro certamente sì, e finalmente tutti quegli anni passati a vedere film sui non morti e The Walking Dead danno i loro frutti.
Con il nonno Iginio, appassionato di bestemmie e acquavite, e la nonna Clotilde, grande centralinista, apre l’agenzia Crepuscolo.
Un trio inaspettato che si occupa di eliminazione dei ritornati nelle campagne circostanti, un sistema semplice e pratico per lo smaltimento dei fastidiosi zombie che tendono a rovinare la giornata alle famiglie in lutto.
Porti nonno a vaccinarsi e lui invece torna dalla morte cercando di morderti…
(Nonno e che cavolo! Non serve che fai pesare a tutti che avevi ragione sul fatto che il vaccino rovina la gente, ora puoi startene nella bara per favore?!)
Un testo divertente, piacevole e inaspettatamente splatter, che riesce a intrattenere e coinvolgere il lettore nella sua disarmante semplicità.
La storia, anche se breve, riesce a creare personaggi ben definiti e caratteristici che si sono adattati alla nuova situazione e ci si muovono con naturalezza.
Efficace, impattante e con un finale che fa venire voglia di avere più racconti su questa agenzia Crepuscolo.
Santaniello prende la fantasia collettiva su come si affronterebbero gli zombie e la mette su carta con dei protagonisti non eroici o speciali, ma estremamente comuni e anche divertenti.
La base horror viene quasi scalzata da quella umoristica e la storia acquisisce uno slancio diverso e particolare, che le dà una personalità tutta sua.