Autore: Adrian Tchaikovsky
Casa editrice: Fanucci Editore
Genere: Fantascienza
Numero pagine: 480
Saga: I figli del tempo #1
Trama
Anche gli ultimi umani sopravvissuti alla rovina della Terra stanno ormai fuggendo nel disperato tentativo di trovare una nuova casa tra le stelle. Seguendo le orme indicate molto tempo prima dai loro antenati, riescono a scoprire un pianeta apparentemente perfetto per ospitare vita umana. Ma la realtà sulla nuova Terra non si rivelerà così tranquilla e pacifica come avevano sperato… Nei lunghi anni trascorsi dal giorno del loro arrivo, il faticoso lavoro dei predecessori ha dato vita a frutti disastrosi e controproducenti, e il pianeta adesso è tutt’altro che incontaminato e ospitale. In più, l’incontro con una nuova specie aliena non farà altro che complicare i progetti iniziali degli umani… Lo scontro tra le due civiltà, in lotta per raggiungere lo stesso obiettivo, appare ormai imminente e inevitabile. E mentre il destino dell’intera umanità resta appeso a un filo sempre più sottile, una domanda risuona più minacciosa che mai: chi saranno gli eredi della nuova Terra? Un’avventura interstellare per la sopravvivenza. Due civiltà in rotta di collisione per decretare il destino del nuovo pianeta.
Recensione
Se siete aracnofobici, non leggete questo libro.
O leggetelo e postate le vostre facce terrorizzate, sarà divertente.
In un universo dove gli umani hanno salassato la Terra l’unica soluzione rimasta è la terraformazione.
Il processo di trasformazione dei pianeti sembra ormai completo, mancano solo delle scimmie e un virus che le faccia evolvere rapidamente, ma (essendo solo il prologo non ci si aspetta che vada tutto liscio, del resto) i primati non ci arrivano sul nuovo mondo e l’agente virale inizia a funzionare su qualcosa che gli scienziati non si aspettavano: gli invertebrati.
Si aggiunge la linea narrativa degli ultimi esseri umani che cercano una casa, ma probabilmente è perché un romanzo di fantascienza di xenofiction con soli ragni non avrebbe fatto la stessa presa…
Ragni che creano una società e una cultura elaborate e un sistema fisico sensoriale diverso dal nostro, che guida il loro sviluppo.
È una cosa bellissima!
Funziona anche alla grande, infatti la crescita di questa razza è narrata molto bene e racconta ogni progresso storico e scientifico che questa razza fa, in un mondo ostile in cui deve affrontare altri insetti e lotte interne per ostacoli sociali.
Vabbè poi ci sono gli umani, ma è difficile tifare per loro. Così pochi arti, così poco interessanti…
Le tematiche toccate sono molto profonde: cosa sia la società, l’istinto contro la cultura, cosa ci rende umani.
Tchaikovsky, con uno stile narrativo fluido e piacevole, rapisce il lettore nelle vicende delle diverse specie coinvolte e mostra una grande fantasia nella creazione delle diverse civiltà.
Aggiunta interessante è l’attinenza scientifica che riguarda i ragni, appartenenti alla specie della Portia labiata, e il loro ciclo vitale, che viene usato come base per la creazione di tutta la loro società.
Whiskey il ragnetto sale l’evoluzione
L’uomo l’ostacola
E Whiskey cade giù, giù, giù
Ma ecco che usa la scienza
E Whiskey si è evoluto
Risale l’evoluzione e va sempre più su, su, su