Autore: Grady Hendrix

Casa editrice: Mondadori

Genere: Horror

Numero pagine: 236

Trama

Sta succedendo qualcosa di parecchio strano al superstore di mobili scandinavi Orsk di Cleveland, Ohio. Ogni mattina, al loro arrivo, i dipendenti trovano armadi Kjërring a pezzi, bicchieri Lågniå in frantumi e divani letto Liripip vandalizzati: chiaramente c’è qualcosa che non va. Le vendite sono in calo, le telecamere di sicurezza non rivelano nulla e i gestori del grande magazzino sono nel panico. Per svelare il mistero, cinque giovani dipendenti si offrono volontari per un lungo turno di sorveglianza dal tramonto all’alba e – come vuole la tradizione – si troveranno alle prese con orrori che sfidano l’immaginazione.

Orsk era l’ipermercato dell’arredamento tutto americano in salsa scandinava, che offriva soluzioni di design per il mobilio a prezzi inferiori a quelli di Ikea il cui lungimirante motto permetteva “una vita migliore per tutti”. Sopratutto per gli azionisti Orsk, che, ogni anno, facevano rotta verso il quartier generale dell’azienda a Milwaukee, Wisconsin, per sapere quanto cospcui fossero i guadagni della loro catena di imitazioni Ikea. Orsk prometteva ai clienti “tutto ciò di cui avevano bisogno”, in ogni fase della loro vita, dalle culle Balsak alle sedie a dondolo Gutevol. L’unica cosa che non offriva erano bare. Non ancora.

Horrorstöre

Recensione

Scaffali infiniti in un labirinto senza uscita.
Ogni cosa possiede un fascino mistico e un nome impronunciabile.
Il tempo non esiste più.
La coscienza non esiste più.
Scusate, giornata tipica a Ikea…

Riguardo a Ikea, parliamo di Horrorstöre!

Un romanzo dalla lettura piacevole e con un risvolto horror veramente efficace, sia per l’impatto che per il livello di tensione che riesce a creare.

Amy lavora in uno dei tanti negozi simil-Ikea della catena Orsk e vuole solo una cosa: andarsene. Come chiunque venga a trascinato la domenica a Ikea, del resto, ma questa sensazione per lei dura tutta la settimana.
E questo negozio non è solo una trappola per i clienti organizzata per spingere all’acquisto, è qualcosa di più, qualcosa di oscuro che non ci si aspetterebbe.
Amy scoprirà il segreto di questo negozio, non da sola, e dovrà affrontare qualcosa di terrificante… Oltre al lavoro spersonalizzante e il senso di vuoto che trasmette, ovviamente.

È un romanzo molto bello, non è nulla di troppo innovativo nel panorama horror, certe cose risultano prevedibili in quanto clichè a cui siamo abituati in film o libri appartenenti a questo genere. Il punto di forza è che non cerca di essere qualcosa di eccezionale, ma di fare il suo lavoro; i personaggi sono presentati quanto serve per poterli conoscere, senza eccessivi approfondimenti non richiesti, le scene soprannaturali e ansiogene vengono descritte in maniera diretta così che sia il lettore a metterci la componente emotiva. Scene così angoscianti e disgustose che si finisce con il sentire e provare le sensazioni della protagonista mentre si legge.
Sotto certi aspetti ci sono delle lacune tipiche dei film horror, come alcuni personaggi non molto approfonditi e che appaiono a caso, con elementi del proprio passato presentati solo per una funzione specifica della storia. Non è un lato completamente negativo, in quanto mantiene un certo ritmo della narrazione, ma richiama troppo l’idea di un film horror classico più che quella di un romanzo.
Hendrix voleva una trasposizione? Forse, e a me sta bene.

La lettura rapisce il lettore e non si riesce a mollare il libro, il susseguirsi di eventi ed emozioni intrappolano. L’ultima pagina del romanzo fa esplodere nella mente prospettive tremende e spaventose dopo tutto il viaggio fatto leggendo, questo perché il libro riesce a creare un’atmosfera così ben definita che con l’ultima immagine si inizia a figurarsi di peggio.

Ora passiamo alla questione grafica del libro: è una figata!
Non solo perchè è impaginato come un catalogo Ikea, ma anche per come sono fatti gli inizi dei capitoli e per ciò che si trova alla fine. È una di quelle finezze che rende ancora più bello il tutto, mostrando come non vada preso troppo seriamente e donando nello stesso tempo uno stile all’opera che la rende unica.

Questo libro lo promuovo, dandogli come classificazione “un horror da leggere quando vuoi qualcosa di semplice e godibile”.

Mi serve una libreria Billy e ora ho paura ad andare a prendermela.

Trama
Scrittura
Personaggi

Link per l’acquisto: Horrorstör

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