SYS – La società degli splendenti

Autore: Martina Schiavo

Casa editrice: Self-publishing

Genere: Romance

Numero pagine: 277

Saga: SYS #1

Ci ho messo un po’ a capirlo, ad accettarlo, ma finalmente adesso mi rendo conto che è lei, la città stessa, la mia linfa vitale. Salvarla è il mio vero obiettivo, ciò che davvero riesce a dare un senso alla mia intera esistenza.

SYS – La società degli splendenti

Trama

Palermo, 2011. Un gruppo di amici, in un caldo pomeriggio estivo, trova un vecchio e polveroso libro: rinasce così la SYS, una società segreta che, ispirandosi ai Beati Paoli, vuole sconfiggere le ingiustizie sociali. Un anno dopo, Giuseppe Mersiglia, noto boss latitante della criminalità organizzata palermitana, viene arrestato grazie ad una denuncia anonima. Un gruppo di ragazzi si confonde tra la folla e guarda orgoglioso il risultato della loro opera. In quel momento però, due sguardi si incrociano, due vite entrano in contatto.

Palermo, 2017. Lara sembra una semplice studentessa universitaria, fino a quando l’arrivo di qualcuno dal suo passato non farà cadere quel finto velo di normalità e la trascinerà in un vortice di eventi e di emozioni che lei credeva svaniti per sempre. Amore, odio, giustizia e vendetta in una Palermo ricca di bellezza e di contraddizioni.

“Ti piace farti attendere” “Ero curiosa di vedere per quanto tempo mi avresti aspettata”

SYS – La società degli splendenti

Recensione

Un romance scorrevole, coinvolgente e alternativo: ecco cosa potete aspettarvi da “SYS – La società degli splendenti”, il primo figlio di carta di Martina Schiavo; un “no-mafia romance”, come lo ha definito l’autrice stessa. Non ho mai letto un mafia romance prima, quindi non posso dirvi se il libro si adatti o meno ai canoni del genere: quello che posso dirvi, è che personalmente mi ha intrigata abbastanza. La storia inizia ad entrare nel vivo fin dalle prime pagine, e soprattutto inizialmente la narrazione si alterna tra il presente e quello che è accaduto alcuni anni prima. Questo ha reso la lettura dinamica ed ha dato alla trama quel pizzico di vitalità in più che permette di mantenere sempre il lettore con il fiato sospeso.

Personalmente, ho apprezzato maggiormente la time-line del passato. In questa linea temporale, l’elemento romance caratteristico del genere è più presente, ma non è stato questo a farmela apprezzare maggiormente. L’elemento determinante è stata la protagonista. Il libro è scritto in prima persona, ma la protagonista dal passato al presente ha avuto una sorta di involuzione, legata agli eventi che l’hanno colpita, che fa sì che i racconti al presente siano spesso intrisi di tratti cupi. La protagonista è un personaggio molto impulsivo da ragazza, mentre da adulta è praticamente bloccata dai sensi di colpa, che le impediscono di agire e la portano a crogiolarsi nella sua inattività, fino alle ultime scene della storia. Nonostante questo sia funzionale alla trama, e l’autrice abbia gestito in modo assolutamente adeguato la caratterizzazione del personaggio in funzione degli eventi, mi ha anche reso estremamente insopportabile la protagonista del presente. Interrogata l’autrice a riguardo, mi ha confermato che renderla insopportabile era esattamente il suo intento: riuscito appieno, direi.

La bravura nella caratterizzazione dei personaggi si vede anche negli altri protagonisti della storia. Al contrario della protagonista, infatti, coloro che la circondano dimostrano una maturità adeguata al contesto. In particolare, Christian è stato quello che ha riscosso maggiormente le mie simpatie: oltre ad un gusto personale che mi porta sempre a simpatizzare per quel personaggio che “ho provato anche a farmi l’amica ed ho finito per fare l’amico”, trovo che sia un personaggio molto ben scritto, con emozioni comprensibili, anche se sempre mediate dagli occhi di Lara (la protagonista), e molto coerenti con quanto accade. Un personaggio in cui mi sono rivista molto, invece, è stata Luna, la migliore amica della nostra protagonista. Lei, oltre a mostrare il sale in zucca che manca alla nostra cara Lara, è un personaggio intrigante che lascia ancora molto da scoprire e che spero verrà approfondito nel prossimo libro. Un personaggio su cui invece avrei voluto sapere di più già in questo libro è Stephan, il migliore amico della protagonista. L’autrice ci fa immaginare un rapporto di amicizia tra i due di una profondità estrema, ma di fatto nel libro non ci sono moltissime interazioni tra i due che ti facciano toccare con mano questa relazione. Per ora, mi sono un po’ dovuta fidare di Lara sulla parola per quanto riguarda questo meraviglioso migliore amico: spero che nel prossimo volume le interazioni tra i due siano di più. Un po’ di autentica amicizia ragazzo-ragazza sarebbe un toccasana, soprattutto in un romance, genere in cui in genere gli amici finiscono sempre per essere qualcosa di più. Per ora non parlerò del lui: pur essendo un romance, questo primo volume si concentra principalmente sul personaggio femminile, e quindi non ho ancora un’idea precisa sul fantomatico Adriano che Lara tira in mezzo un pensiero sì e l’altro pure.

Ma passiamo allo stile dell’autrice: semplice, leggero, scorrevole. Con una prosa che ho trovato molto musicale, l’autrice conduce abilmente il lettore da una scena all’altra senza punti di stacco eccessivi anche nei cambiamenti di tempo. Ho apprezzato molto che all’inizio di tutti i capitoli sia inserito uno spezzone di una canzone attinente all’argomento trattato nel capitolo. Mi è anche piaciuto il fatto che siano state usate sia canzoni italiane sia canzoni straniere, ma che i testi di tutte le canzoni straniere siano stati tradotti in italiano per permettere a qualsiasi tipo di lettore di poter apprezzare il legame testo-narrazione. Un altro lato dello stile che ho apprezzato è stato l’utilizzo delle descrizioni: la città di Palermo è decisamente coprotagonista nella storia, e si fa spesso vedere con descrizioni mozzafiato da cui traspare l’amore dell’autrice per la sua terra. Si dice sempre che è necessario scrivere di ciò che si conosce, e direi che Martina ha fatto centro parlando della sua città: è riuscita a renderla viva, desiderabile ma non idealizzata, delineandone sia i lati positivi sia quelli negativi.

L’unica cosa che non mi ha convinta al 100% è stata la trama. Forse per la mia abitudine alla lettura di libri di altri generi, in cui le storie d’amore fanno spesso solo da contorno a numerosissimi avvenimenti, ho trovato l’intreccio un po’ statico e in alcuni punti abbastanza prevedibile. Mi rendo conto tuttavia che questa è più una caratteristica del genere che non incontra i miei gusti e non un problema di questo romanzo nello specifico, ed anzi l’autrice è riuscita a sopperire a questa “prevediblità” con uno stile dinamico e scorrevole. Un punto originale che invece ho trovato nella trama è proprio l’idea di fondo, ovvero quella di ambientare l’azione in un specie di associazione civile antimafia, idea che ho trovato innovativa ed interessante.

Il romanzo è il primo di una trilogia in corso di stesura, e pertanto finisce con un’elevata dose di suspense che lascia il lettore in trepidante attesa del capitolo successivo. Sicuramente non me lo farò scappare.

Trama
Scrittura
Personaggi

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