Autore: Paolo La Paglia
Casa editrice: Nua Edizioni
Genere: Horror
Numero pagine: 336
Saga: Gli orrori di Golden Falls #2
Trama
Che fine ha fatto Golden Falls, sparita nella nebbia con tutti i suoi cittadini? E dove è finita Rachel Carey, l’amica di Zoe Rimbauer che è forse l’unica persona sulla faccia della Terra che potrebbe aprire il varco che separa questa realtà da quella della cittadina? Sono le domande alle quali Malcom, Amina e Julia stanno cercando di dare risposta da oltre un anno.
Tutte le ricerche si sono rivelate inutili ma proprio quando le speranze sembrano esaurirsi, nel bosco della contea di Snohomish, ricompare quella casa. La casa maledetta che sembra essere il centro di energie ben più potenti che vanno al di là della sola concezione di male.
Recensione
Nota: questa recensione è stata scritta a due mani e di comune accordo da parte di Giadi e Sara
Paolo La Paglia si conferma un autore da leggere!
Entrambe avevamo amato particolarmente Post Mortem (la recensione la trovate qui), sia Giadi, che è una divoratrice di Horror a colazione, pranzo e cena, sia Sara, che invece di horror ne legge ben pochi perché preferisce dormire la notte. Tuttavia, entrambe eravamo molto curiose di leggere il secondo capitolo, che non si è rivelato da meno! Esso infatti ha soddisfatto le nostre aspettative (Giadi ci tiene a sottolineare che fossero altissime), nonostante concordiamo nell’ammettere che questo volume è decisamente meno macabro, crudo e cruento rispetto al primo capitolo della saga.
Ci aspettavamo alcuni ritorni che, purtroppo, non abbiamo trovato (Giadi tristissima, ndr.), ma questo ha conferito quella vena di veridicità ad una storia che nasce come horror ma che rientra perfettamente nei canoni del thriller. Questo commento non è però da intendersi come negativo, ma anzi è un pensiero più che positivo: l’horror si classifica come storia assolutamente surreale, mentre leggendo un thriller il lettore si sente nella storia, si domanda come possano essere accadute determinate situazioni, et cetera.
L’autore ha mantenuto un filo logico coerente e ha tessuto una trama senza buchi, magnetica e accattivante, una trama che ha del cinematografo: il lettore si figura con precisione le scene nella mente, l’autore serve le rappresentazioni con tale facilità che non si può non sussultare e è impossibile estraniarsi dai fatti… Paolo ti tiene dentro la storia, dandoti del filo da torcere, portandoti avanti e indietro nei tempi in maniera ordinata e mai banale.
Tuttavia entrambe concordiamo nel riscontrare una piccola pecca nel finale, dove una componente del finale che non dettaglieremo per evitare spoiler avrebbe potuto essere spiegato meglio, più dettagliatamente, mentre viene fatta cadere un po’ dall’alto al lettore, messa sotto i suoi occhi senza dargli i mezzi per comprenderla e viverla appieno. Speriamo che questo aspetto venga approfondito nel terzo volume, che attendiamo di leggere con ansia per eleggere il migliore!