Autore: Giulio Rincione

Casa editrice: Shockdom

Genere: Fumetto

Numero pagine: 144

Saga: fumetti crudi

Trama

Condusse me è una raccolta di storie all’interno delle quali troviamo “storielline”, “amor condusse noi” e tre cornici di raccordo dove un bambino cade fuori dal tempo e si trova così ad affrontare un percorso che lo porterà alla conoscenza e alla possibilità di diventare dio.

«Come mai hai cambiato colori? Hai finito l’arancione?»

«Pensavi sarebbe stata una semplice passeggiata? Preparati, non so a cosa, ma preparati»

Condusse me

Recensione

Condusse Me è un fumetto che porta in sé alcune storie, una raccolta di storie. Eppure, leggendolo, ci si rende conto che queste storie sono parte di un tutt’uno più grande, infinito quasi…

Il viaggio che compiremo tra le pagine, colorate e in bianco e nero, sarà introspettivo perché questo fumetto ripercorre la strada di alcuni personaggi, le cui storie sono solitarie ma anche d’insieme. La vita è fatta di scelte e non sempre è tutto rose e fiori. A volte la solitudine è ciò che ci accompagna per molto tempo, la vita è ricca di colori, ma non sempre siamo in grado di vederli, o di vedere qualsiasi cosa ci sia di fronte a noi.

I racconti presenti in questo fumetto sono: “Il buco”, “Storielline”, “Il Dio”, “Amor condusse noi”, “Dentro”. Ognuna di queste storie illustrate racconta una trama indipendente, eppure nella loro indipendenza, avremo una correlazione con le altre, fino ad arrivare alla fine, dove tutto si unirà senza unirsi davvero.

“Il buco” è la storia di un bambino che cade fuori dal tempo e deve scegliere se diventare Dio o se restare il bambino che è. Tutto è incentrato sul tempo, infinito ma limitato. La scelta del bambino farà si che diverse situazioni accadano nella sua vita. Ne varrà davvero la pena?

“Storielline” invece raccoglie in sé una prefazione di deflagrazione e altre tre storie: “il tubicino”, “il fiorellino” e “il canarino”. La prima è una diretta conseguenza della scelta del bambino de “il buco”, la seconda” è la storia di un uomo che ha perso qualcuno e ne subisce il dolore, fino a scegliere di affidarsi a ciò che in quel momento gli sta dando speranza. La terza è la storia di un altro uomo, anche lui ha subito una perdita e gli è rimasto solo questo canarino, con cui cercherà di nuovo la libertà.

“Il Dio” è un ritorno al bambino de “il buco” e “il tubicino”, che subisce una metamorfosi, un cambiamento dovuto alla scelta presa precedentemente. In questa storia inizieremo a trovare una rottura della quarta parete. Ciò che viene disegnato dall’autore, forse è consapevole di essere dentro ad un fumetto.

“Amor condusse noi” è la storia che ho amato di più, presenta dei testi di canzoni utilizzate, che sono andata a sentire mentre leggevo, e presenta una rottura definitiva di ciò che è dentro e fuori dal fumetto. Infatti qui avremo l’autore nella storia come protagonista, non solo, che cerca ciò che ha perduto. Tutti i commenti fatti a ciò che ha disegnato e come l’ha disegnato, partendo dalle linee andando ai colori, mi ha stupita e affascinata. In questa storia troviamo l’interdipendenza di tutto ciò che abbiamo letto fin ora.

L’ultima storia è “dentro”, la conclusione della storia nelle storie. Qui potremo capire ciò che ci è stato raccontato nei capitoli precedenti, facendo sì che tutto sia più chiaro.

Alla fine di tutto ci sono degli extra bellissimi e anche alcuni omaggi di Francesco Chiappara e Lucio Passalacqua.

In generale le linee, i colori, il bianco e nero a seconda delle esigenze, la trama, i personaggi, la rottura della quarta parete e tutto nell’insieme, rende la lettura intrigante ma soprattutto riflessiva sul senso della vita e sulle relazioni che si hanno.

Trama
Scrittura
Personaggi

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