Autore: Riley Lucinda
Casa editrice: Giunti
Genere: Narrativa
Numero pagine: 495
Saga: Le sette sorelle
Trama
Bellissima eppure timida e solitaria, Maia è l’unica delle sue sorelle ad abitare ancora con il padre ad Atlantis, lo splendido castello sul lago di Ginevra. Ma proprio mentre si trova a Londra da un’amica, giunge improvvisa la telefonata della governante: Pa’ Salt è morto. Quel padre generoso e carismatico, che le ha adottate da bambine raccogliendole da ogni angolo del mondo e dando a ciascuna il nome di una stella, era un uomo di cui nessuno, nemmeno il suo avvocato e amico di sempre, conosceva il passato. Rientrate precipitosamente nella villa, le sorelle scoprono il singolare testamento: una sfera armillare, i cui anelli recano incise alcune coordinate misteriose. Maia sarà la prima a volerle decifrare e a trovare il coraggio di partire alla ricerca delle sue origini. Un viaggio che la porterà nel cuore pulsante di Rio de Janeiro, dove un vecchio plico di lettere le farà rivivere l’emozionante storia della sua antenata Izabela, di cui ha ereditato l’incantevole bellezza. Con l’aiuto dell’affascinante scrittore Floriano, Maia riporterà alla luce il segreto di un amore sbocciato nella Parigi bohémienne degli Anni ’20, inestricabilmente legato alla costruzione della statua del Cristo che torreggia maestosa su Rio. Una vicenda destinata a stravolgere la vita di Maia. Il primo, straordinario capitolo di una serie di sette libri: la conferma del talento di una grande scrittrice.
Recensione
Maia è la prima di sette sorelle, la più bella e la più solitaria. Dopo la morte del padre adottivo, Pa’ Salt, decide di partire alla ricerca delle sue vere origini, seguendo le coordinate lasciatele da lui su una sfera armillare. Così si ritrova a Rio de Janeiro insieme allo scrittore Floriano, catapultata in una storia passata riguardante la vita della bellissima Izabela.
Una lettura scorrevole, ben scritta e carina, ma non molto coinvolgente. Il testo si suddivide in parti narrate da Maia in prima persona e altre narrate in terza persona, dove ci viene raccontata la storia di Izabela. Non sono riuscita ad immedesimarmi nella protagonista, perché più della metà del libro è incentrata sulla storia di Izabela. Questo fa perdere d’importanza il ruolo di Maia, che viene spostata in secondo piano. Non sentivo la necessità di sapere così nel dettaglio le vicende di una donna vissuta nel passato e che non ha nessuna correlazione con la ricerca di Maia, se non solo quella di informarci di come è nata la statua del Cristo che sovrasta su Rio. Quello che accomuna sia Maia che Bel, è che sono due donne con poco carattere e che non combattano fino alla fine per la loro felicità, ovviamente per motivi diversi discutibili, ma non gradisco molto questo genere di personaggi.. Preferisco protagoniste più determinate e forti, che cercano in tutti i modi di non arrendersi. Una storia curata nei dettagli, molto fedele al periodo storico trattato. Il finale mi fa sperare in una svolta nelle vicende e sono curiosa di leggere il prossimo volume su Ally.
Insieme a Brunella di @emozionibru abbiamo indetto un GDL sulla saga de “Le sette sorelle” di Riley Lucinda. Andate a leggere sua recensione, vi lascio il link per il suo post Instagram al riguardo! Non perdetevi le prossime recensione degli libri della serie.