Autore: Marco Sonseri e Riccardo Pagani
Casa editrice: Renoir comics
Genere: Graphic Novel
Numero pagine: 112
Trama
Per don Pino Puglisi essere prete voleva dire davvero coniugare fede e impegno sociale. Sapeva che con l’impegno, la cultura della legalità e la socialità si potevano curare le ferite inferte dalla mafia alla sua Sicilia. La sua opera di evangelizzazione ha colpito nel segno, portando speranza anche nel quartiere Brancaccio di Palermo, cosa che Cosa Nostra non poteva accettare: il 15 settembre 1993, giorno del suo 56° compleanno, i fratelli Graviano lo uccidono davanti all’uscio di casa. Puglisi muore sul colpo, ma i suoi insegnamenti e il suo esempio rimangono vivi ancora oggi.
Recensione
“Palermo è una città senza speranza ed è quello che cerca la gente come noi. Posti in cui proliferare e moltiplicarsi in un ambiente ideale, dove le regole di scontrano ogni giorno con diverse forme di sopravvivenza sociale. Brancaccio è il cuore di questo mostro.”
Marco Sonseri tramite la sua opera ci mostra una Sicilia oppressa da Cosa Nostra. Ci racconta di come Don Puglisi da solo attraverso l’impegno, la cultura e la socialità ha curato il quartiere di Brancaccio di Palermo, lottando contro la mafia. Don Puglisi ha tolto bambini dalla strada, organizzato doposcuola e attività creative per loro. Per gli adulti ha offerto ore di catechismo e gite parrocchiali, donava speranza e futuro con i suoi progetti. Un uomo solo contro tanti che non ha voltato le spalle ai bisognosi. Dopo quasi 30 anni si parla ancora di lui e si raccolgono i frutti del suo operato. Una graphic novel italiana di grande impatto, che racconta la vita di un prete che ha dato speranza andando avanti con il solo vangelo, beatificato il 25 maggio del 2013 dopo 20 anni dal suo omicidio.
La particolarità di quest’opera è che fa vari salti nel tempo durante la narrazione, sembra di star vedendo una sorta di documentario, grazie anche alla presenza di un giornalista di fantasia che racconta i fatti.
Sicuramente la parte che più mi ha colpita è la scena descritta da uno dei fratelli Graviamo nel tribunale, di quando racconta dell’omicidio di Don Puglisi:
“Fu una questione di pochi secondi. Spatuzzo si avvicinò, mise la propria mano nella sua mano per prendergli il borsello e gli disse piano: «Padre questa è una rapina!».Allora lui si girò, lo guardò, orrise e disse: «Me l’aspettavo».”
Ho apprezzato la cura nei dettagli, sia nel linguaggio che nel riportare i fatti storici. I disegni in bianco e nero sono d’impatto e sono presenti tante frasi d’effetto che fannl riflettere durante la lettura.
Come ho già detto, l’autore ha creato un giornalista di fantasia che compare ogni tanto nelle pagine, il quale racchiude i cronisti che hanno raccontato la mafia e la reazione del mondo a tale avvenimento. Non conoscevo bene tutta la storia di Don Puglisi e grazie a questa graphic novel ora sono più informata. È sicuramente un’opera di sensibilizzazione ed educativa.
La consiglio per conoscere meglio la storia di Don Puglisi, ma soprattutto per non dimenticare.