Evadne. La sirena perduta

Autore: Diana Al Azem

Casa editrice: Dunwich Edizioni

Genere: Fantasy, Rosa, Young Adult

Numero pagine: 230

Trama

Non potrò mai dimenticare quel senso di soffocamento provocato dallo stare così tanto tempo sott’acqua. Né la mancanza di ossigeno che mi bloccava i polmoni, provocandomi piccoli spasmi, o la poca luce che passava sotto il mare, spegnendosi poco a poco.
Qualche istante prima di perdere conoscenza, sentii qualcosa afferrarmi la vita e trascinarmi nelle profondità del mare. Proprio in quel momento persi i sensi.
Non ricordo né come né quando tornai a galla, ma a un tratto mi ritrovai alla deriva su una tavola da surf, di sera, a poche centinaia di metri al largo della costa di Tarifa.
Grazie a una pattuglia di guardia che vigilava la zona, riuscii a tornare a casa. Non sono mai stata capace di spiegarmi come una bambina di tre anni, in mezzo al mare, fosse riuscita a sopravvivere a quelle temperature invernali.

<<Cosa vuoi da me?>> chiesi, fissandolo.

<<Come?>> Mi afferrò il braccio per cercare di allontanarsi dalla confusione, ma opposi resistenza.

<<Ti ho chiesto cosa vuoi da me? Perché mi stai facendo questo?>> Ora mi sentivo frustrata.

<<Non so cosa vuoi dire. Mi andava solo di ballare, niente di più.>>

<<Bugiardo.>> mmi liberai dalla sua stretta. <<So chi sei.>>

<<Certo che lo sai, ci conosciamo da più di un mese.>>

<<Non voglio dire questo. So cosa sei>>, lo accusai. <<E devi spiegarmi… perché io.>>

evadne. la sirena perduta

Recensione

Ho sempre amato i libri che parlano del mare, dei miti e soprattutto delle sirene. Creature magiche, bellissime che mi hanno sempre incuriosita fin da piccola.

Chi di voi non ha mai sognato di poter respirare sott’acqua, di nuotare come un pesce e scoprire i segreti di mari ed oceani, di avere capelli lunghi che si muovono con le correnti, insomma essere una creatura marina mitologica dalla grande bellezza.

Eva non è una sirena, Eva è una ragazza normale con amici “normali” che fanno cose normali, o almeno così pare. Ad un certo punto le cose cominciano a cambiare, diventando strane.

La trama subisce un cambio di rotta ed avvengono molte cose inaspettate. I personaggi sono ben costruiti, soprattutto tre di loro: Naiade, Guerriero del mare, una delle tredici lune del pianeta Nettuno, che deve proteggere Eva ad ogni costo ma che poi finisce irrimediabilmente con l’innamorarsi di lei; Miki, l’amante del mare e delle creature marine, sempre alla loro ricerca; Aurora, una creatura del mare che mantiene il segreto. Segreto che sarà svelato dopo diverse rivelazioni, pericoli incombenti in una storia adatta sia ai più giovani che agli adulti.

Nonostante la trama interessante e i personaggi caratterizzati molto bene ci sono alcune incongruenze negli eventi ed alcune vicende scontate o reazioni tipicamente adolescenziali. Riguardo quest’ultima caratteristica, essendo uno young adult sono reazioni normali ma a volte sono un po’ troppo esagerate anche per essere reazioni da adolescenti.

L’amore tra Eva e Naiade scoppia troppo velocemente, c’è un cambio troppo repentino della situazione, che inizialmente viene vista come un amore tra adolescenti, anche se lui non lo è, e si trasforma in un amore come se fosse visto da un adulto in troppo poco tempo. Non c’è abbastanza spazio per la crescita che ha avuto, non ce n’è stato il tempo. Per me è importante che un adolescente resti tale, nei pensieri e nelle azioni, senza che siano esasperate, rendendo “stupido” il personaggio in quella azione, o rendendolo troppo maturo, quando prima non lo era.

Nel complesso è una bella lettura, appassionante ed emozionante, con un finale cliffhanger che ci fa trattenere il fiato sospeso e correre a leggere il libro successivo.

Altra pecca è che questo è il primo volume di una trilogia, che si è fermata per ora al secondo volume, uscirà mai il terzo? Solo il tempo potrà dircelo.

Il libro contiene anche il racconto vincitore del concorso “L’Ultimo Canto delle Sirene” dal titolo “Nel Profondo” di Giuliana Ricci.

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