Autore: L. J. Shen
Casa editrice: Always Publishing
Genere: Rosa
Numero pagine: 368
Saga: The Saints’ Series #1
Trama
Quando i suoi genitori accettano di lavorare al servizio degli Spencer, Emilia LeBlanc si ritrova a vivere sotto lo stesso tetto con l’erede della famiglia, Baron “Vicious” Spencer. Vicious è sfrontato, privilegiato, spietato e pieno di rabbia. Ma l’arrivo di Emilia turberà il suo equilibrio e destabilizzerà le sue emozioni, e da quel momento Vicious avrà un unico obiettivo: rendere la vita della figlia della domestica un vero inferno sulla terra. Dieci anni dopo, Baron Spencer è un avvocato brillante, un abile criminale, un bellissimo bugiardo. E ha un piano per vendicarsi. Quando, sulle strade di New York, il suo cammino torna ad incrociarsi con quello di Emilia che si trova in gravi difficoltà, Vicious le offre un lavoro e lei si ritroverà di nuovo intrappolata nella sua ragnatela spietata. Emilia non può immaginare che il ritorno prepotente dell’uomo che è stato insieme il suo tormento e il protagonista dei suoi sogni farà crollare tutte le certezze della sua vita come tessere del domino. Stavolta Vicious non si fermerà, non fino a che lei non sarà sua.
Recensione
Oggi vi parlo di Vicious della scrittrice L. J. Shen si tratta di un romanzo abbastanza discusso in un gruppo di romance nel quale sono entrata e di cui sono dipendente ormai. Sono fantastiche, e il fatto di vere una passione in comune fa aggiungere un sacco di libri alla mia lista dei libri che leggerò.
Il libro inizia con Emilia che si trasferisce in questa cittadina i cui abitanti sono tutti super ricchi, lei ovviamente non lo è. I suoi genitori sono infatti i domestici della villa in cui abita Vicious, ma chi è questo ragazzo così nominato? Ma ovviamente il Bad Boy, un ragazzo così stronzo e cattivo che non ne troverete in altri posti o in altri libri. E io l’ho amato, ma avevate dubbi?
Diciamo che ha un dizionario ristretto per chiamare Emilia, la chiama serva, esclusivamente serva, e sebbene questo possa dare un po’ sui nervi, ehi, non ve la prendete: è Vicious. Il personaggio in generale è magnetico nonostante lo si odi all’inizio del romanzo, non si può fare a meno di continuare a leggere: rapiti dai suoi soprusi, perché si in certi casi lo sono. Ovviamente solo mentali, mai fisici.
Emilia è ovviamente combattuta, come spesso accade in questi romanzi, lei non ha un soldo ma Vicious ne ha e quando gliene offre moltissimi per fargli da assistente lei è costretta ad accettare: sua sorella ha bisogno di vivere in un luogo caldo e il loro appartamento non lo è.
Il romanzo vive su due linee temporali, una l’ultimo anno di liceo, l’altra dieci anni dopo a New York ma non è eccessivo: la scrittrice ci racconta perché questi due ragazzi non si sono parlati per dieci anni, in sintesi Emilia ODIAVA Vicious, ma questi sono meri dettagli. In effetti: era successa una cosa tanti anni prima, che l’aveva costretta a fuggire dalla città. Quella cosa ovviamente si chiama Vicious.
CONSIGLIO questo romanzo a tutti coloro che leggendo la trama del libro si sentono un po’ incuriositi, non frenatevi per il fatto che Vicious sia uno stronzo, assolutamente, è la parte migliore. Un personaggio che si presenta stronzo e lo rimane per quasi tutto il libro è davvero difficile da trovare. Il fatto che i personaggi vengano presentati in un modo e poi nella resa dei conti sono tutt’altro: mi da un fastidio boia, qui il personaggio che ci viene presentato: è stronzo, incostante, volubile; è proprio un personaggio rotto e incompleto, non riesce a comprendere cosa vuole perché troppo accecato dai suoi demoni. Davvero consigliatissimo. La scrittrice ci regala un protagonista meraviglioso, tutto da spacchettare e comprendere. Io avevo letto questo libro anni fa, quando uscì, e mi era piaciuto: l’ho riletto adesso, l’ho amato.
Leggete soprattutto se avete già letto il romanzo: quanto vi è stato sulle palle Vicious? Io l’ho amato, verissimo. Ma l’ho anche detestato. È soprattutto per questo che consiglio questo libro per questo sentimento reale di amore e di odio che non vi abbandona MAI. Perché comunque il fatto che Vicious non avesse nessun motivo concreto di comportarsi così con Emilia rimane sempre in mezzo ai vostri pensieri mentre leggete e vi affezionate. Sta lì e non scappa.
Una parte di voi dice “oh ma quanto sei figo Vicious” e l’altra dice “sì, però quanto sei stronzo”. E anche quando capisce che ha amato Emilia la tua testa non riesce ad abbandonare quel sentimento di “sì però…”
Questo, secondo me è la forza del libro, non Emilia, non la storia dei genitori di Vicious, non la matrigna: ma questo. Questa coerenza, che rimane dentro di te.