Autore: Rosalia Radosti
Casa editrice: Re-Belle
Genere: Graphic novel, Avventuta fantasy/fiabesca
Numero pagine: 206
Trama
“Anno 1760. Jacqueline è una giovane principessa senza un castello o un regno e con dei clown a farle da corte. Le sue giornate sono caratterizzate da giochi e boutade, ma ha un problema: se non diventerà ufficialmente principessa scomparirà. Viene a conoscenza dell’esistenza di un abito d’oro che, se indossato, la farebbe diventare nientemeno che regina. Purtroppo di quanti si sono avviati alla ricerca dell’abito non è sopravvisuto nessuno. Nonostante tutto la principessa, in compagnia della sua fidata corte di clown, si mette in viaggio per cercarlo, decisa a non scomparire.
Jacqueline in realtà non esiste, è solo una fantasia di Jacques, bambino della stessa età, che vive in un ambiente famigliare rude, violento, fatto di duro lavoro nei campi e di una religiosità soffocante che permea tutto il mondo intorno a lui.
Un’avventura fantasy fiabesca che nasconde una sorprendente e amara realtà. Una storia ambientata nel 1760 ma più attuale che mai.
Lettura consigliata dai 14 anni.”
Recensione
Alcune storie si radicano profondamente nell’anima del lettore, diventando indimenticabili. “La Regina dei Buffoni” è sicuramente una di queste.
Ambientata nel 1760, l’opera narra la storia di Jacques, un bambino di dieci anni che trascorre le sue giornate a lavorare nei campi della sua famiglia. I suoi genitori sono ferventi bigotti, temono Dio e educano il figlio attraverso metodi crudeli e violenti. Il mondo che circonda Jacques è intriso di pregiudizi e superstizioni religiose, che impongono regole oppressive e limiti ingiusti.
Per sfuggire a questa realtà opprimente, Jacques rifugia la sua mente in un universo fantastico, dove può finalmente diventare chi desidera. Qui, si trasforma nella principessa Jacqueline.
Determinata a proteggere la sua corte di clown, Jacqueline si impegna a diventare Regina. L’unico modo per garantire la loro sopravvivenza e sicurezza nel regno immaginario è trovare il leggendario abito d’oro, che le conferirà il potere necessario per essere incoronata.
Inizia così la sua straordinaria avventura, durante la quale incontrerà vari personaggi, ognuno in cerca della propria identità. Queste figure incontrate nel suo viaggio rappresentano in realtà persone della vita reale, ognuna con un disturbo della personalità, rielaborate dall’immaginazione di Jacques. Sebbene nella quotidianità non riesca ad aiutarli a diventare ciò che vorrebbero, nel suo regno fantastico cerca di offrire loro una nuova possibilità di essere se stessi.
La narrazione si sviluppa attraverso un intricato scambio tra Jacques e Jacqueline, in cui la realtà si intreccia con il sogno e viceversa. Il mondo reale di Jacques è descritto con una scala di grigi, caratterizzato da ambientazioni povere e desolate, popolate da personaggi tristi, sempre arrabbiati e oppressi. Al contrario, il mondo onirico di Jacqueline brilla di colori vivaci, con luoghi ricchi di vegetazione, elementi fantastici e personaggi stravaganti.
È incredibile come l’autrice Rosalia sia riuscita a trasmettere, attraverso i disegni, tutte le emozioni della sua storia.
L’autrice ci mostra come l’immaginazione possa fungere da cura per l’animo di una persona, offrendo un rifugio sicuro dove possiamo sperare e trovare la felicità. Jacques continua a sognare, credendo che un giorno potrà fuggire e trovare un luogo dove potrà essere realmente se stesso. E tu, come lettore, non puoi che sperare con lui.
Il libro è meraviglioso, e le ultime pagine ti lasciano letteralmente sconvolto e in lacrime. Ho già avuto modo di leggere “Selvaggia”, un’altra opera di Rosalia Radosti, ma con questa graphic novel ha davvero superato se stessa. I sogni di Jacques erano pericolosi nel Settecento, e purtroppo lo sono ancora oggi.
Una lettura imperdibile che consiglio vivamente a tutti. È una delle migliori di Re-Belle edizioni!
Ringrazio la casa editrice per la collaborazione e la copia cartacea.