Autore: Ava Reid
Casa editrice: Il Castoro
Genere: Romantasy, dark academia
Numero pagine: 372
Collana: Castoro off
Autoconclusivo
Trama
Effy Sayre ha sempre creduto nelle fiabe. Non ha avuto scelta. Fin da bambina, è perseguitata da misteriose visioni del Re delle Fate. Ha trovato conforto solo tra le pagine di Angharad, il romanzo del compianto Emrys Myrddin, che racconta di una giovane che si innamora del Re delle Fate, arrivando però a distruggerlo. Effy, pur amando più di ogni cosa la letteratura, è costretta a frequentare la facoltà di Architettura, perché alle donne di Llyr non è permesso studiare Lettere. Il libro è tutto ciò che la tiene a galla durante i suoi studi alla prestigiosa facoltà di architettura dell’Università del Llyr. Così, quando la famiglia Myrddin indice un bando per ristrutturare la magione dell’autore, Effy è sicura che questo sia il suo destino. Ma Villa Hiraeth è un’impresa impossibile: una casa ammuffita e decrepita sul punto di sgretolarsi nel mare affamato. E quando Effy vi arriva, scopre di non essere sola. Preston Héloury, un giovane e tedioso studioso di letteratura, è determinato a dimostrare che l’autore preferito del Llyr era un truffatore. Mentre i due studenti investigano sull’eredità di Myrddin, mettendo insieme i pezzi attraverso lettere, libri e diari, scoprono che le fondamenta della casa non sono l’unica cosa di cui non ci si può fidare. Forze oscure, sia mortali sia magiche, cospirano contro la ricerca della verità e l’amore che sta nascendo tra i due. Il segreto che vogliono portare alla luce potrebbe cambiare per sempre le sorti dell’intera Llyr…
Recensione
Nonostante la sua profonda passione per i libri e la scrittura, Effy Sayre si trova costretta a frequentare la Facoltà di Architettura, poiché alle donne non è consentito iscriversi a quella di Letteratura. È perseguitata da incessanti visioni sul Re delle Fate, e l’unico conforto che riesce a trovare è in “Angharad”, un romanzo del compianto scrittore Emrys Myrddin, che narra la storia di una giovane innamorata del Re delle Fate. La vita di Effy prende una piega inaspettata quando partecipa e vince un bando per ristrutturare la dimora della famiglia Myrddin, dando così inizio a un’avventura straordinaria.
All’inizio, la narrazione si sviluppa lentamente, con un ritmo piuttosto descrittivo che fatica a decollare. Tuttavia, quando Effy arriva a Villa Hiraeth, il tono cambia e la vicenda acquista un ritmo più incalzante. Una delle caratteristiche più affascinanti del romanzo è l’atmosfera misteriosa che circonda il luogo e le leggende legate a Myrddin, con il fulcro della narrazione che ruota attorno alla questione se l’opera “Angharad” sia effettivamente da attribuire a lui o se sia stata scritta da qualcun altro. In tutto il libro aleggia un’aura di mistero e di fiabesco.
L’autrice incorpora nella sua storia temi di grande rilevanza come l’abbandono e gli abusi fisici e psicologici. Effy, nella sua giovane vita, ha subito esperienze dolorose e non è mai stata realmente compresa da coloro che avrebbero dovuto proteggerla. Ha vissuto molestie all’università, con nessuno che si facesse avanti per intervenire, facendole credere che la responsabilità di quanto accaduto fosse solo sua. Sebbene i temi trattati siano apprezzabili, ritengo che non siano stati esplorati in modo completamente esaustivo. Le esperienze traumatiche che ha vissuto Effy hanno inevitabilmente influenzato il suo comportamento, rendendola talvolta arrogante nei confronti del co-protagonista, Preston, ma questa sua attitudine non è altro che una facciata per difendersi e proteggersi dal dolore.
Preston Héloury è il co-protagonista del racconto, rappresentando il modello del ragazzo educato, gentile e studioso. Nonostante il brutto temperamento di Effy, non la abbandona mai e si sforza di comprenderla, tentando di non giudicarla. Tra tutti i personaggi della storia, è lui quello che mi ha colpito di più.
Il Worldbuilding fantasy è stato ben curato, con dettagli ben delineati sul mondo fatato e sulla figura del Re delle Fate. La storia romantica si sviluppa in modo graduale e non invadente, permettendo ai lettori di apprezzare sempre di più il legame tra Effy e Preston. Personalmente la loro storia, non la considero particolarmente spicy, dato che è presente una sola scena hot e non troppo esplicita. La componente investigativa è elaborata con cura, ma verso la fine gli eventi si susseguono troppo rapidamente, rendendo diversi misteri evidenti e banali.
“A Study in Drowning. La storia sommersa” è un romanzo autoconclusivo che consiglio a chi ama le leggende sulle Fate, le storie slow burn e le atmosfere gotiche.
QUESTO ROMANZO E’ STATO LETTO PER IL GDL “#ALTRI_TEMPI” DI ALE87_BOOK_FUNKO E NOI_LEGGIAMO. INFORMAZIONI SU INSTAGRAM.