Autore: Enrico Galiano
Casa editrice: Garzanti
Genere: Romanzo
Numero pagine: 432
Età di Lettura: 14 Anni
Trama
Una Vita Non Basta di Enrico Galiano si presenta come una storia di crescita e scoperta, ambientata in quel delicato e complicato momento chiamato adolescenza. Protagonista è Teo, un ragazzo come tanti, ma con il peso di errori che sembrano troppo grandi per la sua età. Bocciato in seconda liceo, si trova a dover scontare l’estate con lavori socialmente utili, un periodo che lo costringe a fare i conti con “la Cosa”. Cos’è questa “Cosa”? Non è un mostro sotto il letto, ma quel groviglio di insicurezze e paure che noi adulti abbiamo imparato a mascherare e che, per un adolescente, può sembrare insormontabile.
Tutto cambia quando sulla scena compare Francesco Bove, un anziano professore che porta Teo in un viaggio fatto di miti greci, filosofia e lezioni che non si trovano sui banchi di scuola. È qui che il ragazzo inizia a vedere la vita da un’altra angolazione: non più come una serie di ostacoli da temere, ma come un terreno dove imparare l’arte dell’imperfezione.
C’è poi un mistero che aleggia sullo sfondo, quello di una ragazza scomparsa, una storia che sembra voler dire qualcosa di importante a Teo. Questo filo narrativo si intreccia con i temi cardine del libro: la paura, il fallimento, il coraggio di ricominciare. Galiano riesce a toccare corde profonde, facendo emergere un messaggio universale: a volte, per scoprire chi siamo davvero, dobbiamo accettare di perderci.
Quando desideri tanto qualcosa, fai come il colibrì: non aver paura di cadere. Anzi, impara a farlo a tutta velocità, per poi risalire.
Una Vita Non basta- Enrico Galiano
Recensione
Una vita non basta è l’ultimo romanzo di Enrico Galiano, il professore-scrittore che tutti vorremmo aver avuto sui banchi di scuola. Sin dalle prime pagine, mi sono chiesto se il libro, pur dichiaratamente rivolto agli adolescenti, non fosse in realtà pensato più per noi adulti, in particolare per quelli della generazione degli anni ’90. Siamo cresciuti con grandi speranze, ma ora ci troviamo spesso in bilico tra il peso delle aspettative e una quotidianità che a volte sembra opprimente.
La storia parla di Teo, un adolescente che potrebbe sembrare il lettore ideale per questo libro. Tuttavia, è difficile non riconoscere in lui anche noi stessi, magari in quel periodo della vita in cui ci siamo sentiti incastrati in ruoli prestabiliti, circondati da “cose da fare” perché così si deve. Se da ragazzi affrontavamo le difficoltà della scuola, delle prime relazioni e delle grandi passioni con la speranza di un futuro che prometteva infinite possibilità, cosa succede quando ci rendiamo conto, intorno ai 40 anni, di essere ormai imprigionati in un sistema di etichette, consuetudini e scadenze?
La lettura di questo libro diventa allora molto più di un passatempo: è un’occasione per riscoprire quel nostro io di sedici anni. Quell’adolescente ribelle, anticonformista, che credeva nei sogni e aveva il coraggio di lottare per realizzarli, non è andato perduto. È ancora lì, sepolto sotto strati di convenzioni e doveri. Ritrovarlo, per me, è stato emozionante e potente.
Galiano, con la sua esperienza di insegnante, riesce a cogliere le inquietudini degli adolescenti in modo autentico e profondo. Ma ciò che rende il suo lavoro unico è la capacità di parlare contemporaneamente a due generazioni: ai giovani, che si sentono compresi nelle loro difficoltà, e agli adulti, che ritrovano in queste pagine una lingua che pensavano di aver dimenticato. Le emozioni, in fondo, non cambiano con l’età: restano le stesse, solo che da adulti tendiamo a ingabbiarle in rigidi schemi sociali. Ed è proprio qui che Galiano colpisce nel segno, dimostrando che non è mai troppo tardi per ascoltare quelle emozioni e riscoprire chi siamo davvero.
Con Una vita non basta, Galiano non ci offre solo una storia; ci invita a un dialogo profondo con noi stessi e con il nostro passato, ricordandoci che la forza di un sogno può resistere al tempo.
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