IL RE delle VOLPI

Autore: Fiore Manni

Casa editrice: Rizzoli

Genere: Fantasy, Narrativa

Numero pagine: 492

Trama

Il giorno del suo diciottesimo compleanno, Marian ha ben poco da festeggiare: la madre l’ha promessa in sposa al detestabile Carl Lawrence, e a lei non resta che ubbidire.
È proprio nella residenza di campagna del futuro marito che la ragazza incontra una volpe nascosta in un cespuglio. Incredibile ma vero, la volpe le parla. Si chiama Macbeth, e la fa una promessa: se Marian lo aiuterà a tornare a Faerie, il Re delle Volpi in cambio esaudirà qualsiasi suo desiderio. Marian, che per tutta la vita non ha fatto altro che subire le decisioni altrui, non ha dubbi. Questa è l’occasione che ha sempre sognato per rivendicare la sua libertà!
Appena varcato il passaggio tra l’Altrove e il mondo di Faerie, però, scopre di essersi cacciata in un mare di guai e che Aleister, il Re delle Volpi, non è esattamente come se lo era immaginato.
In compagnia del viziatissimo (ma affascinante) re, Marian dovrà sfuggire a fate vendicative, introdursi nel labirinto sotterraneo dei nani, difendersi da frotte di goblin e da mostri feroci. Ma soprattutto, per la prima volta, dovrà imparare a far sentire la propria voce.

Una storia di magia, amore e crescita personale, che ci riporta alle atmosfere dei romanzi di Jane Austen e di Diana Wynne Jones.

<<Marian, questa è una vera stupidaggine. Non vedi che errore stai facendo? Ti stai soffermando su un dettaglio insignificante. Il tuo nome vuol dire tante altre cose, ma tu ti sei fissata sull’unica negativa. Invece di pensarti “afflitta”, ricordati che sei anche “bellicosa” o “ribelle”. E ti posso assicurare che sei entrambe le cose. Sei una ragazza così intelligente, eppure continui a dire cose tanto sciocche!>>

Il re delle volpi

Recensione

Tutto comincia qui, nell’Altrove, il nostro mondo umano, per poi spostarsi nel mondo di Faerie, dove la magia dà vita a tutto.

La protagonista è Marian Crawford, una ragazza che ha appena compiuto diciott’anni, che per essere una donna di successo nella Londra del 1899 ovviamente deve prendere marito, prontamente trovatole da sua madre.

Marian però non è contenta di questa decisione, si sente fuori posto da sempre perché a lei piacerebbe vivere la sua vita, fare e visitare tutte le meraviglie che legge nei libri. Intorno invece sembra che lei debba desiderare solo dei bei vestiti, una bella casa e un uomo abbiente. Si fa invisibile perché le dicono che non è abbastanza bella. Appena apre bocca la guardano come se fosse una stramba e finisce per pensare che nessuno voglia ascoltarla.

L’autrice delinea bene non solo la protagonista ma anche i personaggi che le stanno intorno: racconta del rapporto con i suoi genitori e le sorelle, del modo in cui si pone e com’è realmente il suo futuro marito. Ci fa partecipi anche delle riflessioni che fa Marian. Si riesce facilmente ad entrare in sintonia con lei e capire perché si sente a disagio e inadatta, cosa la spinge ad intraprendere l’avventura e quanto coraggio c’è davvero dentro il suo cuore.

Macbeth, il bambino volpe, è un personaggio tenerissimo che la convince ad accompagnarlo in questo viaggio e si fa voler bene fin da subito.

Il Re delle Volpi Aleister, invece, è viziato e irrequieto, con poco senso del dovere, ma il suo lato affascinante e vivace lo rende molto divertente.

L’Antagonista, il negromante che evitiamo di nominare, può essere spregevole e spietato, è vero! Ma la vocina dentro di me, la mia parte cinica, continuava a ripetere “Beh, ma in fondo in fondo non ha mica torto”. Avrebbe potuto provare a raggiungere il suo obiettivo in un altro modo? Certamente! Ma allora sarebbe stato un altro tipo di racconto.

La storia è narrata senza nessuna fretta, il modo in cui vengono raccontati i dettagli e lasciati piccoli indizi ci aiuta ad immaginare tutto l’ambiente e a viverci questa favola con i giusti tempi. Mi sono sentita trasportare nel portale insieme a Marian e ho visto il bell’aspetto del Re delle Volpi, ho sentito il frusciare dell’erba e la rabbia e l’amore che nascevano dentro la protagonista.

 Il lessico è ricercato e le descrizioni sono intervallate da dialoghi, il ché accompagnato da periodi semplici rende la lettura scorrevole.

Personalmente ho apprezzato davvero tanto anche l’evoluzione che ha vissuto la protagonista. Dentro di noi può capitare di sentirci inadatti, ma prendere coraggio e delle decisioni scomode ci aiuta a crescere.  Leggere di queste evoluzioni positive fa bene ai grandi e ai piccini.

Una fiaba, piena di magia e dolcezza, forse al primo impatto sembra essere adatta solo a un pubblico molto giovane, io mi sento di consigliarlo anche a chi, come me, ama rilassarsi con letture leggere e immersive, che scaldano il cuore.  

Buona lettura!

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