Autore: Antonella Iuliano
Casa editrice: Genesis Publishing
Genere: Romanzo rosa, Narrativa
Numero pagine: 334
SEQUEL DEL BEST SELLER “USHANKA – I PONTI DI LENINGRADO“
Trama
Leningrado, 1964. Sono trascorsi due anni da quando Pasha, Yurij e Aleksandra – i protagonisti di Ushanka – I ponti di Leningrado – si sono ritrovati. Le loro vite scorrono tranquille e un nuovo equilibrio si è instaurato dopo le intricate vicende che hanno riannodato i fili del passato al presente. Tutto sembra essere stato portato alla luce, ma per Yurij – il più giovane dei fratelli Metjanov, che pare aver perso lo slancio nei confronti della vita stessa – il passato ha ancora una carta da giocare: un incontro nel luogo più impensato, il cimitero di Tichvin, dinanzi alla tomba del grande scrittore Fёdor Michajlovič Dostoevskij.
Lei è Nina, lunghi capelli castani, occhi da cerbiatta, creatura sfuggente dall’indole fiera. Un incontro che, come nel gioco del nascondino, porterà Yurij tra i longilinei fusti delle betulle innevate, a Vyrica. Ma Nina non è esattamente chi dice di essere e solo ritornando sugli stessi ponti di Leningrado, testimoni dell’assedio nazista, Yurij scoprirà un’altra vicenda, intimamente legata a quella che credeva di conoscere già.
Una seconda storia nella storia. La storia di Ljubov’, che, come il vicolo buio di una strada maestra, nessuno ha più ripercorso.
Recensione
“Ljubov’ – La neve tra le betulle” è il sequel di “USHANKA – I PONTI DI LENINGRADO” e si ambienta quattro anni dopo le vicende narrate nel primo volume. In questa storia, incontriamo di nuovo Pasha, Alexandra e Yurij, i quali hanno lasciato alle spalle i fantasmi del passato e vivono felicemente insieme.
Questa volta è Yurij il protagonista, il più piccolo dei fratelli Metjanov, che davanti alla tomba del famoso scrittore Dostoevskij incontra la sua anima gemella Nina.
Nina è una ragazza misteriosa con gli occhi da cerbiatto, che dedica la sua vita a proteggere la sorellina Polina dal fratellastro Boris. A causa del menefreghismo della madre, la fanciulla è cresciuta in fretta per sopravvivere ed è restia a chiedere aiuto a terzi. Per questo, Nina avrà difficoltà a fidarsi di Yurij, anche se l’attrazione verso di lui cresce sempre di più.
Sono tante le trame che si intrecciano in questa storia e non mancano i colpi di scena. Le vicende sono avvolte da misteri e segreti che portano il lettore a divorare le pagine del romanzo una dietro l’altra. Yurij e Nina avranno tanto da penare, soprattutto a causa dei fratelli Kamenev.
L’amore è il tema centrale della storia visto in tutte le sue sfaccettature, anche quelle più oscure: abbiamo l’amore tra i due giovani protagonisti che lottano per rimanere insieme; in seguito, vediamo l’amore di Nina per Polina, un amore che assomiglia più a quello tra una madre e una figlia che tra due sorelle; l’amore morboso e malato di Boris per la sorellastra, che lo porta a commettere varie atrocità verso le sorelle; infine, l’amore avido della madre di Nina verso il suo misterioso padre.
La penna di Antonella è scorrevole e pulita. L’autrice riesce a catapultare il lettore nei due paesini russi, Mironov e Vyrica, tra le isbe e le strade rurali. Mentre leggerete questo romanzo, vi ritroverete nelle abitazioni con i personaggi oppure a passeggiare nei boschi russi tra le betulle, grazie alla bravura di Antonella nel descrivere gli ambienti circostanti. L’utilizzo di termini russi per indicare pietanze, festività ed altre caratteriste del luogo e del periodo storico, rende ancora più coinvolgente la storia. Inoltre, alla fine di ogni capitolo, sono presenti le spiegazioni di ogni termine straniero usato dai personaggi.
Vi consiglio questo romanzo, se amate le ambientazioni russe e la storia di Leningrado, se avete letto Ushanka e avete amato i fratelli Metjanov.