Autore: Tommaso Vitiello, Licia Cascione
Casa editrice: Becco Giallo
Genere: Biografia, Graphic Novel
Numero pagine: 136
Trama
Poeta, drammaturgo, saggista, giornalista, aforista: sono innumerevoli le vesti letterarie indossate da Oscar Wilde, destreggiandosi tra considerazioni politiche, paradossi e vette estetiche sublimi. Una produzione artistica spesso legata alla vita privata che l’ha portato a essere considerato il dandy per antonomasia, celebre per la sua dissolutezza e la dedizione estrema al “bello” e costantemente oggetto di gossip nella Londra vittoriana. In questa biografia rivivono le passioni dell’autore di capolavori come Il Ritratto di Dorian Gray e L’importanza di chiamarsi Ernesto, mostrate tramite le varie anime di Oscar Wilde e gli altrettanti amori cruciali, nel bene e nel male, per il suo destino.
Recensione
Chi è in realtà il genio artistico Oscar Wilde?
Oscar Wilde è stato un importante scrittore, poeta e drammaturgo irlandese del XIX secolo, conosciuto per la sua intelligenza, il suo stile brillante e il suo animo provocatorio. Nato a Dublino nel 1854, si distinse subito per il suo talento letterario, studiando prima all’Università di Dublino e poi a Oxford, dove sviluppò il suo amore per l’estetismo.
Wilde scrisse numerose opere teatrali di successo, tra cui “L’importanza di chiamarsi Ernesto” e “Un marito ideale”. La sua prosa è caratterizzata da un profondo senso dell’umorismo, spesso mirato a criticare i costumi sociali e la morale dell’epoca vittoriana.
“Il ritratto di Dorian Gray”, pubblicato nel 1890, è la sua unica opera romanzesca ed esplora temi di bellezza, immoralità e l’idea di un’arte senza moralità. Questo romanzo gli ha conferito una fama eterna e ha suscitato all’epoca varie critiche per il suo contenuto audace.
Wilde è noto anche per la sua vita personale scandalosa, che culminò con il processo per omosessualità e la conseguente condanna a due anni di carcere. Questo episodio segnò profondamente la sua vita e la sua carriera.
“L’importanza di chiamarsi Oscar Wilde” di Tommaso Vitello e Licia Cascione è un’opera pubblicata da Becco Giallo. Si tratta di una biografia in formato fumetto innovativa e fedele al personaggio che era Oscar Wilde.
Sono riuscita a osservare sotto una luce diversa questo scrittore, troppo vanitoso e innamorato dell’Amore. Con la sua sceneggiatura, Tommaso ci mostra i successi e gli errori che hanno portato Oscar all’esilio di Parigi. Sono rimasta letteralmente attaccata alle pagine di questo fumetto, con la costante speranza di un finale diverso, che non poteva esserci. Licia è riuscita a trasmettere, attraverso i disegni, i vari stati d’animo dei personaggi. C’è un gioco di colori e linee in base agli eventi e alle sensazioni provate dal protagonista e chi lo circonda. Insieme, i due autori hanno reso onore a questo dandy vittoriano che scandalizzò un’intera epoca.
Un uomo alla ricerca dell’estremo bello, che non riusciva ad apprezzare ciò che aveva. Era incompreso, ma lui, a sua volta, non comprendeva l’amore che lo circondava.
Se amate le opere di Oscar Wilde, vi consiglio questa biografia a fumetto per conoscere uno dei più importanti scrittori del XIX secolo e un simbolo dell’estetismo e del genio artistico.