Autore: Eva Serena Pavan
Casa editrice: Mimebù
Genere: Romanzo per Ragazzi
Numero pagine: 196
Illustratore: Sara Not
Età di Lettura: 10 Anni
Trama
Gil è un ragazzo appartenente ad una famiglia ricca e dovrebbe frequentare la prestigiosa scuola ESAT, prestigioso istituto privato per talenti musicali, mentre Rocki, appartenente ad una famiglia povera di immigrati, è iscritto alla decisamente più modesta scuola comunale. Le loro vite, così diverse, sembrano destinate a non incrociarsi mai, con Gil che si prepara per una carriera nella musica classica sotto l’occhio vigile e ambizioso dei suoi genitori, e Rocki che cerca di far emergere il suo talento in un ambiente con poche risorse e opportunità.
Ma per uno scherzo del destino, si ritrovano l’uno al posto dell’altro, senza che nessuno si accorga dell’errore. Inaspettatamente, entrambi sono felici di quanto la scuola sbagliata ha da offrirgli: Rocki, immerso nell’ambiente stimolante della ESAT, trova finalmente le risorse e il supporto per far emergere il suo talento musicale in modo che non avrebbe mai potuto immaginare. Con insegnanti esperti e strumenti di alta qualità, Rocki scopre una nuova dimensione della sua passione e comincia a brillare come mai prima. Inoltre, sorprende tutti con le sue eccellenti capacità matematiche, dimostrando un talento inaspettato in un campo completamente diverso, che gli apre ulteriori opportunità e prospettive future.
Dall’altra parte, Gil, alla scuola comunale, scopre la gioia di una vita più semplice e autentica, lontana dalle pressioni e dalle aspettative opprimenti dei suoi genitori. Non sentendosi più obbligato a eccellere nella musica, Gil esplora nuovi interessi e scopre una vena artistica nel dipingere e fare murales. Questa nuova passione per l’arte visiva gli permette di esprimere la sua creatività in modi che non aveva mai immaginato, trovando nel disegno e nella pittura un nuovo modo di comunicare e connettersi con gli altri.
Comincia così un gioco fatto di equivoci e mezze verità, in cui Gil e Rocki si adattano alle loro nuove vite, cercando di mantenere il segreto del loro scambio. Nel processo, scopriranno il valore di un’amicizia che sfida differenze e convenzioni sociali. Nonostante le loro diverse origini, i due ragazzi si comprendono e si sostengono a vicenda, trovando nel loro legame una forza che li aiuta a superare le sfide e a crescere come individui.
L’amicizia tra Gil e Rocki diventa un simbolo di speranza e cambiamento, dimostrando che le barriere sociali ed economiche possono essere superate attraverso la comprensione, la condivisione e l’autenticità. La loro storia, intrecciata di equivoci e scoperte, rivela come, a volte, i cambiamenti inaspettati possano portare a risultati meravigliosi, arricchendo le vite di chi ha il coraggio di abbracciare l’ignoto e di imparare dalle differenze.
Recensione
Vincitore Premio Sceglilibro 2024, Selezionato al Premio Strega Ragazzi e Ragazze 2023, Finalista al Premio Battello a Vapore 2021.
Questi prestigiosi riconoscimenti già ci fanno drizzare le orecchie sulla bontà di questo titolo che, in maniera divertente e leggera, ci parla di temi profondi e importanti. Quanto il talento è influenzato dalla possibilità economica? Quanti sono i bambini che potrebbero eccellere se solo gliene venisse data la possibilità? Quanto i genitori di oggi sono ossessionati dal pianificare la vita dei propri figli senza ascoltarli ed assecondare le loro forze e le loro aspettative?
Eva Serena Pavan esplora questi interrogativi con maestria, offrendoci una narrazione vivace e avvincente che, attraverso le avventure di Gil e Rocki, ci fa riflettere su questioni cruciali della nostra società. Gil, proveniente da una famiglia ricca e destinato a frequentare la prestigiosa scuola ESAT per talenti musicali, e Rocki, figlio di immigrati poveri iscritto alla modesta scuola comunale, si ritrovano per uno scherzo del destino l’uno al posto dell’altro. Questo scambio fortuito mette in luce quanto spesso le opportunità siano distribuite in modo iniquo e come i talenti possano emergere solo se sostenuti adeguatamente.
Pavan ci fa ridere e commuovere seguendo Gil e Rocki che, ognuno nella scuola dell’altro, sfruttano l’indolenza degli ingranaggi di un sistema rodato che si fa poche domande, per continuare quella che, nata per caso, si dimostra essere un vero desiderio: frequentare la scuola dell’altro. Rocki, immerso nell’ambiente stimolante della ESAT, trova finalmente le risorse e il supporto per far emergere il suo talento musicale e matematico, sorprendendo tutti con le sue capacità. Gil, d’altra parte, scopre una vena artistica nel dipingere e fare murales, liberandosi dalle pressioni familiari e trovando una nuova forma di espressione personale.
Gli adulti potranno ritrovare alcune ingiustizie spiegate in modo semplice dal punto di vista dei bambini, mentre questi ultimi potranno imparare messaggi di tolleranza e giustizia. Attraverso le vicende di Gil e Rocki, Eva Serena Pavan ci offre una prospettiva autentica e accessibile sui complessi temi sociali legati alla disparità di opportunità e al peso delle aspettative familiari. I lettori più giovani saranno guidati in un viaggio di scoperta e crescita, imparando l’importanza della comprensione e della solidarietà.
Per questa presenza di messaggi ben veicolati, il libro diventa un’opportunità educativa preziosa, capace di stimolare la riflessione e il dialogo su questioni fondamentali. La narrazione di Pavan è non solo divertente, ma anche ben scritta e coinvolgente, in grado di catturare l’attenzione di lettori di tutte le età. Il suo stile leggero e accessibile rende il libro facilmente fruibile, mentre il suo messaggio universale lo rende un’opzione ideale per una vasta gamma di pubblici.
Personalmente, ho apprezzato molto questo libro e lo consiglierei vivamente a tutti, grandi e piccini. La sua capacità di unire intrattenimento e insegnamento lo rende una lettura imprescindibile per coloro che desiderano esplorare temi importanti con leggerezza e profondità.
GABRIELE DICE
A me il libro piace tantissimo perché Gil e Rocki vanno a scuola e sono felici di quello che fanno. Trovo divertente che nessuno si accorga dello scambio. Mi fa ridere la situazione assurda in cui si trovano, e la parte dei colloqui dei genitori è decisamente quella più divertente.