Autore: Enrico Orlandi, Gaia Cardinali
Casa editrice: Tunué
Genere: Fantasy
Numero pagine: 152
Trama
Bradamante non è come le altre principesse delle fiabe: è fiera, combattiva, e desidera sopra ogni cosa avere la libertà di inseguire i propri istinti.
Tanto che diventa cavaliere e scende in campo in armatura a fianco degli altri paladini dell’imperatore. Tanto che non ne vuole sapere di sposarsi con un uomo che non conosce, come hanno pianificato per lei i suoi genitori. Tanto che quando incontra Ruggero, guerriero appartenente alle file nemiche, se ne innamora perdutamente e, adesso che ne ha perso le tracce, è disposta ad arrivare in capo al mondo pur di ritrovarlo.
Possono dirci quello che dobbiamo fare, ma non come essere e cose sentire. Quello spazio dentro di noi è solo nostro. E se anche tutto questo fosse un errore, allora sarebbe il nostro errore.
Perché in Bradamante brucia lo spirito di una vera leonessa.
Si è sempre trattato solo di questo. Fiorire o morire.
Recensione
La leonessa di Dordona è un racconto immerso in un’ambientazione medievale, un Fantasy Moderno ispirato liberamente alla storia dell’Orlando Furioso. La protagonista è Bradamante, cugina di Orlando, una donna così vicina a noi e al nostro sentire quotidiano che quasi può darci fastidio.
La storia racconta di come Bradamante, erede dei conti di Dordona, per non essere costretta a sposare Leone, l’uomo scelto dai suoi genitori, chiede di unirsi all’esercito di Carlo Magno e diventa cavaliere. Dopo aver compiuto una serie di imprese in battaglia viene soprannominata la leonessa di Dordona e proprio in guerra incontra Ruggero, il più forte guerriero dell’esercito saraceno, e se ne innamora. Una storia d’amore che, già dalle premesse, sembra impossibile.
Durante il racconto viene messo a nudo il suo animo e i dilemmi che possono nascere dentro ognuno di noi. Il suo cuore puro, forse tanto puro non è. Probabilmente è proprio questo che ci avvicina davvero a lei e la rende un personaggio così moderno. La sua forza e il suo coraggio sono innegabili, ma insieme alle sue gesta eroiche ci mostra anche i suoi lati deboli. È una donna come tutte che si deve scontrare con le difficoltà della vita, con i dilemmi morali che nascono dentro di lei, con i sentimenti di rabbia e con ciò che vorrebbe e ciò che realmente fa. Le battaglie che combatte per Ruggero, i ragionamenti che elabora per arrivare a lui mi hanno fatto riflettere profondamente a ogni pagina.
Viene esplorato anche il punto di vista di Ruggero, sottolineando la complessità dell’essere umano, ricordandoci ancora una volta che non possiamo assolutamente ridurlo a meri stereotipi. Per quanto ci possa essere amore e buona volontà da parte nostra, non sempre possono essere sufficienti per avere successo nella relazione.
I toni pastello dei colori combinati con uno stile di disegno sottile e affilato ci immergono in un contrasto tra la durezza della guerra e le emozioni dei personaggi. Questo uso delle illustrazioni e dei dialoghi incornicia gli avvenimenti, invitando il lettore ad andare oltre ciò che accade in superficie, rivelando la profondità nascosta dietro ogni azione.
Il lavoro che c’è dietro questo graphic novel per raccontare l’animo umano è davvero notevole.
Penso che abbia toccato dei punti dolenti più di un paio di volte. La storia d’amore e il modo in cui si sono svolti tutti gli eventi, il rapporto con la sua amica maga, così delicato e così forte, mi hanno lasciato che gli amici possono aiutarci e starci accanto, ma certe volte devono anche allontanarsi per il loro bene. C’è anche la dinamica tra genitori e i figli, e di come capita di sentirci piccoli, anche quando siamo gli eroi del regno.
Il finale è inaspettato. Dopo aver processato qualche giorno posso dire che non poteva esserci un finale migliore. È una storia fantasy ma non vuol dire che il finale deve essere romanzato. Il messaggio che si trasmette può far bene sia a donne che a uomini, e visto che è considerato young adult, leggere in adolescenza storie realistiche penso possa far molto meglio alla psiche e al benessere generale. Avrei voluto poterlo leggere 10 anni fa.
Ringrazio Enrico Orlandi, Gaia Cardinali e la Tunuè per questo bellisimo Graphic Novel.
Consiglio questa lettura a chi ama bellissime illustrazioni e storie di empowerment senza distinzione di generi!