Autore: Sarah J. Maas
Casa editrice: Mondadori
Genere: Fantasy
Numero pagine: 240
Saga: libro 2 del trono di vetro
Trama
Celaena è sopravvissuta ai lavori forzati nelle miniere di Endovier e ha vinto la gara all’ultimo sangue per diventare la paladina del re. Da mesi il suo compito è uccidere per conto della corona, ma lei non ha mai rispettato il giuramento di fedeltà al trono: ha concesso alle vittime la possibilità di fuggire e ne ha inscenato la morte. Presto però Celaena dovrà preoccuparsi di qualcosa di più pericoloso dell’ira del sovrano. Nei sotterranei del castello cova una minaccia oscura e devastante, forse legata agli antichi riti magici banditi dal regno…
Recensione
Eccoci arrivati al secondo libro della saga, che io ho letto per terzo. Leggerlo dopo la lama dell’assassina si è rivelato l’ideale poiché si ricollega in vari punti.
La trama mi ha lasciata senza parole, un plot twist dopo l’altro. Chi dice che Acotar è migliore probabilmente si basa solo sulla presenza dello spicy, che qui è totalmente assente. Amo Acotar e i suoi personaggi ma il trono di vetro ha del potenziale davvero enorme. E’ incredibile che l’autrice l’abbia scritto così giovane. Tutto ha un senso, ogni dubbio trova una risposta, non ci sono collegamenti forzati. Rispetto ai primi due, qui anche la scrittura migliora, diventa molto più scorrevole. Si legge tutto d’un fiato e ti lascia in sospeso, con la voglia di iniziare subito il prossimo.
L’unica pecca è a mio parere la caratterizzazione dei personaggi. Celaena non è cresciuta di una virgola in questi tre libri. Se tutti le dicono che è bianco, lei punterà i piedi sostenendo che sia nero, per poi scoprire che era davvero bianco.
Dorian resta fermo lì dov’è, non fa nulla per cambiare le cose nonostante sia l’unico che al momento ha realmente un potere.
Chaol non l’ho ancora inquadrato bene. O non ha il coraggio di lottare per ciò che ama, o è troppo fedele a un Re che non se lo merita (apri gli occhi, bello), oppure ama così tanto da sacrificare se stesso per gli altri.
I primi due libri non mi avevano ancora convinta pienamente, la corona di mezzanotte mi ha rubato il cuore.