Autore: Giulio Rincione
Casa editrice: Shockdom
Genere: Graphic Novel
Numero pagine: 224
Saga: Dirt #1
Trama
2040. In un futuro post pandemico, dove per decenni un virus letale ha sterminato gran parte dell’umanità, vaga Dirt, vecchio testimonial di sigarette e star degli anni ‘50, dimenticato da tutti, che ormai aspetta solo di morire. Giorno dopo giorno però la fine sembra tardare e lo costringe ad andare avanti, tra le rovine delle vecchie città, arrancando e sopravvivendo come può in un mondo in cui la tecnologia rimasta è vista come stregoneria. Dirt ha solo una certezza: quando le cose sembrano andare male non significa che non possano andare peggio… per esempio si può sempre finire prigionieri dei terribili Figli di Edin, predoni senza legge pronti a fare di qualsiasi cosa un gustoso kebab.
Recensione
Questo è un volume profondo e difficile che racchiude in sé la solitudine, il ritrovarsi, ma soprattutto l’affrontare le difficoltà insieme a qualcuno. Dirt è un cartone, un testimonial di sigarette. La trama del volume è calzante e mi ha incuriosita, ma leggendolo, pagina dopo pagina, mi sono accorta di quanto nascondeva in sé.
Il viaggio di Dirt parte da quando viene ritrovato dal suo creatore Bob in India. da lì diversi capitoli si avvicenderanno cambiando i tempi e i luoghi della trama passando da quando i cartoni sono stati serializzati, a come funzionano e come sono nati, all’incontro con i figli di Edin, alla ricerca di qualcuno e qualcosa, ai meri ricordi e alla perdita di tutto ciò che ci è chiaro. Intorno a tutti questi eventi ci sono alcuni cardini come la pandemia che ha decimato la popolazione e l’approvazione della legge alla serializzazione dei cartoons. Dirt non ne vuole sapere di essere serializzato, ma non vuole nemmeno essere dimenticato e scomparire nel nulla.
La trama è intrigante e interessante ma la lettura non è adatta a tutti poiché ci sono molte scene cruente e linguaggio scurrile. I colori utilizzati da Giulio richiamano alla solitudine e alla devastazione fisica, morale e ambientale che circonda il protagonista. I colori cambieranno in base a ciò che staremo vivendo, se il presente, un ricordo, una scena d’azione o un passaggio importante. Ho amato le citazioni che piovono addosso al lettore quasi celate alla vista. La lettura è stata molto scorrevole grazie agli elementi sopra citati che mi hanno emozionata a vari gradi fino ad arrivare al termine del volume che mi ha lasciata a bocca aperta e in attesa del proseguo della storia.
I personaggi sono particolari e saranno caratterizzati magnificamente. Ho amato come ognuno di loro cambia in base a ciò che vede e ciò che la vita gli pone davanti lo trasforma in modo sempre coerente. Bob, Liz, Mark, Dirt stesso, ognuno di loro avrà un ruolo specifico e importante in un viaggio che probabilmente il protagonista non dimenticherà mai. Ho amato anche la postfazione dell’autore dove ci spiega come è nata l’idea e come in realtà Dirt si sia impossessato di lui uscendo dalla sua mente e decidendo lui ciò che Giulio doveva illustrare.
Un viaggio difficile e non adatto a tutti, ma che se deciderete di intraprendere consapevolmente, non ve ne pentirete.