In occasione del Lucca Comics and Games 2023 Gabriele ha avuto il privilegio di poter intervistare Nicoletta Costa una delle autrici/illustratrici italiane per bambini più prolifiche e famose.
Una breve biografia
Nicoletta Costa, nata nel 1950 a Trieste, è una rinomata autrice e illustratrice italiana, celebre per il suo straordinario contributo nel campo della letteratura per l’infanzia. Sin dagli esordi, Nicoletta Costa ha dimostrato un talento eccezionale nel catturare l’immaginazione dei giovani lettori attraverso le sue opere, che spaziano dalle avventure incantevoli alla riflessione sui valori fondamentali. I suoi notevoli successi le hanno valso numerosi premi prestigiosi, tra cui tre Premi Andersen du cui uno per Miglior Autrice nel 2010. Con uno stile unico e incantevole, ha saputo conquistare il cuore di generazioni di lettori. In questa intervista, esploreremo il suo percorso artistico, le fonti d’ispirazione e la sua visione sull’importanza della letteratura per l’infanzia nella formazione dei giovani.
Partiamo con le domande
Puoi raccontarci come è iniziata la tua avventura nel mondo letterario?
La mia avventura nel mondo dei libri è cominciata un po’ per caso. Stavo studiando architettura, quando un’amica ha portato dei miei disegni a un piccolissimo editore friulano. Da lì sono stati pubblicati i primi libretti molto semplici, ed è iniziato il mio percorso di autrice.
Da dove hai preso spunto per creare i tuoi personaggi? E per le storie?
In realtà non so assolutamente da dove ho preso lo spunto per inventare personaggi e storie. Credo molto sia nato dai ricordi d’infanzia, e soprattutto dai libri che leggevo da piccola, che mi hanno in qualche modo stimolato la fantasia. Pubblicazioni come Pippi Calzelunghe e Babar, mi hanno decisamente ispirato.
Perché secondo te i bambini si appassionano così tanto ai tuoi personaggi?
Ai bambini delle mie opere piacciono particolarmente l’ironia e la mancanza di situazioni stressanti. Quando scrivo penso a loro, ma tanto anche a me, perché i miei libri mi devono interessare e intrattenere. Ho visto che se divertono me, divertiranno anche loro, perché abbiamo un carattere abbastanza simile.
Oggigiorno la tecnologia ha invaso la vita dei bambini. Perché secondo te si appassionano ancora ai libri illustrati e alle storie fantastiche che racconti? Cosa si può fare perché continuino ad appassionarsi alla lettura, oltre a regalargli un tuo volume?
Effettivamente sono fortemente contraria alla tecnologia data in pasto ai bambini, oggi sempre più circondati da iPad, cellulari, e ogni altro tipo di dispositivo elettronico. Credo che per farli avvicinare alla lettura siano molto importanti le figure degli insegnanti e dei genitori, perché è necessario presentare correttamente ogni volume. Nelle mani dei più piccoli devono finire i libri giusti, divertenti, che li portino ad appassionarsi. La tecnologia invece può togliere loro completamente il rapporto con la fantasia.
Per incoraggiare la passione verso i libri è importante farne vedere di molto belli ai bambini, portandoli ad esempio nelle biblioteche dove c’è una vasta scelta. Hanno bisogno di capire che il libro è un amico, e che se si diventa lettori si sarà felici per tutta la vita, e non ci si sentirà mai soli.
C’è poi sicuramente qualche bambino che magari proprio non ama leggere, e in questo caso occorre aspettare che decida lui, che trovi il momento giusto per dare spazio alla lettura.
Che consigli daresti a chi volesse intraprendere la carriera di autore per l’infanzia?
È difficile dare consigli a chi in questo momento cerca di affermarsi come autore e illustratore, perché è tutto diverso rispetto a un tempo. La tecnologia è onnipresente, con le e-mail per ogni tipo di comunicazione, e i portfolio che possono essere inviati elettronicamente… È fondamentale quindi essere aggiornati da questo punto di vista, non basta più andare in giro con la propria cartella piena di fogli e di testi scritti. L’aspetto principale rimane comunque l’aver talento, coltivandolo tramite tanto lavoro.
La parte divertente dell’intervista
E ora dopo le domande seriose passiamo a quelle che Gabriele ha deciso di porre autonomamente a Nicoletta Costa durante la fiera.
Come è Nata Olga?
La Nuvola Olga l’ho inventata per me, perchè non stavo facendo questo lavoro, stavo studiando architettura e avevo bisogno di divertirmi un po’ e così ho inventato la Nuvola Olga che è stato il primo o secondo personaggio che ho inventato.
Hai inventato subito le Zie Grigione?
No le zie Grigione, in realtà nel primo libro di Olga erano solamente le nuvole, c’è voluto un po’ per chiamarle Zie Grigione., son venute dopo un po’. All’inizio c’erano la Nuvola Olga, il Sole e l’Uccellino Ugo e poi tutti i personaggi del mondo di sopra sono venuti dopo. La Luna Giovanna anche era nata per conto suo e poi si è unita alla Nuvola Olga.
Qual’è il tuo personaggio preferito tra quelli che hai inventato?
Eh è molto difficile, perchè li amo tutti. Se devo sceglierne uno la Nuvola Olga, sono molto affezionata, alla Nuvola Olga. Subito dopo viene Giulio Coniglio ma li amo tutti. Mi piace molto la Lumaca Laura.
A quale personaggio assomigli di più?
Alla maestra Margherita, un pochino anche alla strega Teodora, anche se non ho un grande naso però sono un po’ pasticciona come la Strega Teodora.