Autore: Alberto Valis
Casa editrice: Rossini Editore
Genere: Thriller
Numero pagine: 409
Trama
“Così senti un gabbiano che perde quota, che smarrisce l’orientamento, soffocando. E si schianta, quasi al limite del mondo. Allora i binari erano giusti, pensi. Allora non era la mia stazione, dici, ebbro e felice. Come se fossi Comanche, il cavallo. Colui che sopravvisse al generale Custer e al reggimento. Che ebbe il rispetto di tutti i Lakota e Cheyenne. Come se fossi finalmente libero.”
Se gli investigatori Oskar Keller e Peter Wolff del distretto di polizia di Berlino avessero scommesso di poter risolvere l’omicidio di un tossicodipendente in pochi giorni, avrebbero sicuramente perso. Nei loro viaggi tra Europa e America, si delinea un filo rosso che disegna trame legate a uno strano insetto cosciente e che finirà per annodarsi come laccio scorsoio nello scontro con il loro enigmatico antagonista. Tra inseguimenti, intrecci con vecchie indagini e biforcazioni temporali indotte, questo thriller vi farà tornare la voglia di ricominciare dall’inizio. Ancora e ancora.
Recensione
Quando ho iniziato la lettura di “Berlin24” di Alberto Valis mi aspettavo un thriller dai tratti cupi e misteriosi, con atmosfere oscure tipiche del genere. Ma ho trovato molto di più.
Inizia con una morte, l’omicidio di un tossicodipendente, Martin Drecker, che porta i due protagonisti a indagare. Loro sono Oskar Keller e Peter Wolff, investigatori della polizia di Berlino. Una coppa molto ben assortita, che si comprende con un’occhiata e sa fidarsi e seguirsi in ogni situazione.
L’indagine inizia fin da subito a seguire una strada non comune, infatti i due investigatori si trovano in un vortice di inseguimenti, travestimenti, sparatorie, misteri e viaggi in giro per il mondo, tra Europa e America.
Tutto ciò porta ad un finale totalmente inaspettato e imprevedibile.
Alberto Valis ci ha regalato qualcosa di unico e originale. L’investigazione e tutto il complotto su cui è basata la trama sono molto ben studiati dall’autore. Nulla è lasciato al caso, ogni dettaglio può rivelarsi utile e trovare spiegazione più avanti, perciò il lettore è invitato a prestare attenzione ad ogni parola, ogni frase, ogni pagina. L’indagine non è lineare e comune, fatta di analisi, interrogatori in centrale e tabulati.
I due detective, come dicevo prima, sono una bella accoppiata e indagato in modo non convenzionale, con interrogatori sotto copertura, eccesso di violenza e irruzioni non autorizzate.
Questa particolare indagine mi ha confusa all’inizio, ma poi ho capito che era parte della bellezza della trama. Avevo davanti un thriller che non sarebbe stato come gli altri, perciò il non convenzionale poteva essere solo un bene.
Ho trovato però un paio di difetti in “Berlin24”. Il primo sono i dialoghi. Purtroppo li ho trovati a volte poco brillanti e interessanti. Il tentativo di far fare battute ai protagonisti non mi ha entusiasmato perché non riuscivano mai a farmi sorridere e non davano quel qualcosa in più per arricchire il testo.
Il secondo difetto è che, per quanto i due protagonisti fossero ottimi, non erano ben distinguibili l’uno dall’altro.
Non sono una grande fan delle lunghe e articolate descrizioni, perciò mi bastano due righe per immaginare un personaggio nella mia mente. Il problema è stato che i due caratteri di Keller e Wolff si mischiavano continuamente non permettendomi di capire se Keller era il simpatico biondo o se lo era Wolff. A volte Keller era il serio e allora lo immaginavo così, ma poi lo era Wolff e mi trovavo nuovamente confusa.
Per tutto il libro è stato difficile distinguerli perché le due descrizioni si fondevano continuamente.
Forse solo a fine libro ho capito definitivamente chi era chi, ma penso che sarebbe stata meglio una caratterizzazione dei due protagonisti molto più completa e dettagliata.
Nonostante questi difetti, il libro mi è piaciuto veramente tanto.
L’indagine corre attraverso uomini ricchissimi e potenti, tossicodipendenti e satanisti, misteriosi tatuaggi e crimini terribili. Quella che era iniziata come una semplice indagine per omicidio, si rivela essere molto più complicata, più pericolosa e più intrigante per il lettore.
In conclusione “Berlin24” è una lettura senza dubbio coinvolgente, con una trama diversa e non convenzionale per un thriller. C’è una bella coppia di investigatori, c’è un antagonista misterioso, la trama si snoda in modo inaspettato e imprevedibile e riesce a lasciare a bocca aperta il lettore. Le ultime cento pagine sono un susseguirsi incredibile di eventi e colpi di scena ai quali è impossibile resistere. Consiglio il libro a tutti gli amanti del thriller e del noir, agli appassionati della serie “True Detective” che questo libro mi ha ricordato ad ogni pagina grazie alla sua atmosfera. Se volete essere sorpresi, questo è il libro giusto.
Ringrazio moltissimo Rossini Editore per la copia del libro e la collaborazione.