Autore: Valentina Iusi
Casa editrice: Self publishing
Genere: Commedia
Numero pagine: 120
Trama
Doppio Senso è una piccola città dove le strade sono tutte a senso unico. Qualcuno, arrivando da fuori, sarebbe portato a pensare che si possa solo entrare ma non uscire; invece, la circolazione scorre tranquilla e, prima o poi, la strada per andare a In Mona, il paese vicino, la trovano tutti. Nella sala conferenze della biblioteca comunale è in corso la presentazione del libro di Armando Bentivoglio, un noto scrittore sui generis con monomanie bizzarre. Il romanziere, a un certo punto, decide di scrivere sulla lavagna una frase ricca di significati e che possa contenere un’emozione: “Ah… Ahh… Ahhh”. Basta una semplice parola, pronunciata in modo diverso, a suggerire sensazioni di piacere o di dolore, secondo l’interpretazione del lettore, in grado di andare oltre il volere dello stesso autore. Viene messa in luce la differenza tra “le intenzioni di chi scrive un messaggio” e “il modo in cui può essere interpretata la scrittura”.
Recensione
Un mistero e giochi di parole.
Più giochi di parole che mistero.
Un libro che gioca sul molteplice significato che hanno i modi di dire o le frasi per creare battute.
È un libro carino, ma se cercate un giallo o un mistero da risolvere non è proprio questo il focus del libro, ecco.
I nomi dei personaggi sono studiati per dare loro caratteristiche peculiari o per creare un gioco di parole.
Devo ammettere che dai presupposti mi aspettavo un testo con battute e doppi sensi come mezzo per portare un messaggio. Un sottotesto che evidenziasse il divario fra ciò che l’autore scrive e quello che i lettori ci leggono.
Non sono scontento, chiariamo, semplicemente vedevo del potenziale che non è stato sviluppato.
Le battute sono carine e il testo scorre velocemente, una piacevole lettura d’intrattenimento che può allietare il lettore.
La recensione è breve, lo so, ma la prefazione è praticamente una recensione del libro ancora prima che inizi e non mi lascia molto spazio per dire altro.
È carino, o come dice “il pesciolino d’argento”, il blog della prefazione, “È un libro con un cuore e un cervello.”
“Doppio senso” è un libro che è buono qui (cervello) e buono qui (cuore).
Se non cogliete la citazione, pentitevi e recuperate.