Autore: Giovanni Antonio Mazzone & Adriano Moraglio
Casa editrice: Rubbettino
Genere: Romanzo autobiografico
Numero pagine: 142
Trama
“Sarà stata l’una di notte. Non ero tranquillo. Andai a controllare il posto dove sapevo avrei trovato due dipendenti a vigilare: attorno ai macchinari che stavano lavorando per l’emungimento dell’acqua di cui avevo bisogno per irrigare le vigne. Li trovai addormentati, li svegliai, li mandai a casa e pensai bene di trascorrere lì la notte. Rimasi a vigilare, ma non riuscivo a stare sveglio. A quel punto entrai in macchina, ma cominciò a venirmi sonno. Mi tirai le orecchie, il naso, mi pizzicai la pelle per non cadere nel sonno. Niente, non riuscivo a resistere! Mi venne un’idea: potrei bere un po’ dell’acqua che viene su dall’emungimento, provenendo dalla roccia, pensai, sarà sicuramente pesante e difficile da digerire. Visto che soffro di gastrite, mi darà fastidio e con il dolore allo stomaco riuscirò a stare sveglio. Con un bicchiere bevvi, tutto d’un fiato, ben tre bicchieri di quell’acqua. Era freschissima! A quel punto me ne tornai in macchina a combattere contro i colpi di sonno, confidando in un imminente mal di stomaco. Ma… niente! Neanche un dolorino, un piccolo fastidio… e io, lì, a lottare col sonno. Dopo neanche un’ora mi venne una gran voglia di urinare. Andai e ritornai in macchina, dopo aver bevuto altri tre bicchieri di quell’acqua. Quella notte non sopravvenne nessun dolore di stomaco, ma scoprii qualcosa di molto, molto più interessante”. Comincia così, in modo rocambolesco, la straordinaria scoperta della fonte di acqua Amata. Una delle acque minerali oggi “emergenti” nel Sud d’Italia. Che farà parlare sempre più di sé.
Recensione
Una storia di vita stupefacente, il racconto di un uomo che con le sue sole abilità, la sua fiducia, il suo ottimismo ed il suo duro lavoro è riuscito a fare fortuna per se stesso, la sua famiglia e tutta la sua terra. La cosa è ancora più stupefacente se pensiamo che si tratta di una storia vera: Acqua Amata è una giovane fonte di acqua, eccellenza del Sud Italia. Gli autori raccontano con precisione e passione quanto avvenuto al protagonista della storia e scopritore della fonte di Amata, ed il lettore segue con curiosità ed affetto crescente le vicende della famiglia. E’ un libro che si legge in poche ore, non solo perché è breve ma anche perché lo stile con cui è raccontata la storia rende tutto molto scorrevole, come se nonno Giovanni, il nostro protagonista, stesse raccontando a suo nipote la storia della sua vita.
In particolare, ho apprezzato molto come anche gli errori dei protagonisti, e le conseguenti difficoltà e periodi difficili non siano stati nascosti al lettore, ma anzi siano stati mostrati per dare ancora più valore alla fortuna poi trovata dall’azienda, come un soldato mostra orgoglioso le sue ferite quando sta tornando vittorioso dal campo di battaglia. Questo ha permesso al lettore di accettare al cento per cento la storia, una storia assolutamente reale e non miracolosa: una storia di come, con la giusta testardaggine, competenza, ed il solito pizzico di fortuna, chiunque possa diventare qualcuno.
Personalmente, è una storia che consiglio molto, per due motivi. Il primo è che permette di conoscere una realtà ai più sconosciuta, un’eccellenza italiana che meriterebbe di essere apprezzata da molta più gente. La seconda, è che la scrittura è davvero bella e coinvolgente, soprattutto grazie alle massime di nonno Giovanni e ai consigli del suo babbo, che ognuno di noi dovrebbe fare un po’ suoi.