Autore: Giulia Calligola
Casa editrice: self publishing
Genere: Narrativa umoristica, Fantasy, Autocritica
Numero pagine: 290
Trama
Interno, giorno. Giulia Calligola, di anni 13, si siede alla sua scrivania. Ancora non lo sa, ma sta per scrivere il libro fantasy più ingenuo, sconclusionato e orripilante della storia. E oggi la versione trentenne della medesima autrice è pronta a regalare al mondo questo gioiello.
Perché? Beh, perché è esilarante!
Anche se per i motivi sbagliati.
Recensione
Tutti noi abbiamo fatto qualcosa da adolescenti che, quando ci ricapita in mano, vorremmo non aver mai fatto. Eppure Giulia, scrittrice fantastica di una saga che ho amato alla follia, Il Giudizio di Persefone con i suoi due spin off: Come la Luna e le Stelle e L’Anima dell’Acqua, di un volume dark fantasy La Bellezza del Vuoto e della saga Gli Eredi di Howel, questa volta si mette alla prova autocriticando un fantasy scritto da le stessa quando aveva tredici anni, ovvero TrediGiulia.
Il volume si divide in due parti, la narrazione scritta da TrediGiulia e l’autocritica della Giulia di oggi, scritta tra parentesi quadre, in corsivo e grassettato.
Tutto ciò che leggeremo sarà esilarante, ho riso più volte di gusto durante la lettura, ma questo volume non è solo divertente, è anche formativo! Ho trovato spesso spunti interessanti di cose da fare o da non fare nella scrittura, ho ripensato MOLTO a ciò che ho scritto nel tempo e sono sicura che mi aiuterà anche in ciò che scriverò. Un GROSSO aiuto, MOLTO GROSSO. Oltre a ciò, avremo anche degli spunti per migliorare la nostra vita, nel caso in cui vi perdiate in un bosco, estraete il vostro arborometro e cercate il luogo in cui gli alberi stanno meglio, più loro staranno bene, più voi sarete al sicuro. È importante.
Scherzi a parte, il volume è veramente interessante, una lettura diversa dal solito, ma che può dare grandi soddisfazioni, risate e insegnamenti, soprattutto sul finale, dove le parole di Giulia vi colpiranno al cuore in un finale totalmente inaspettato e con preziosi consigli sul non mollare, sul non dare per scontato che ciò che abbiamo fatto sia da buttare, magari non sarà bello, magari non sarà il massimo, eppure è parte di noi e ci ha sicuramente aiutato a migliorare, a crescere e ad imparare.
Ho amato ogni pagina del volume, ogni commento e ogni critica a ciò che TrediGiulietta ha scritto, soprattutto il latino brutto, in nomi dei personaggi che a volte sono veramente divertenti, alle scene scontate, agli spunti palesi, ai buchi di trama, ai titoli che dicono troppo, ai cliffhanger continui, alla fortuna sfacciata della protagonista che si trova sempre al momento giusto nel posto giusto, che avrà sempre un aiuto nel momento del bisogno. Niente è fuori posto in questo romanzo, anche tutti questi errori, perché la riflessione sta proprio in questo, nessuno “nasce imparato” e nessuno è perfetto. Tra le creature già esistenti la nostra autrice in erba ne ha creata una tutta sua e quando leggerete di cosa si tratta rimarrete piacevolmente stupiti, come anche vedrete come Giulia vede l’amore. Avendo letto altri suoi volumi ho amato la sua versione di questo argomento, infatti il volume si chiamerebbe “L’amore di una fata”, tenetelo bene a mente.
La storia scritta da Giulia a tredici anni non ha solo lati negativi, anzi, nonostante le critiche mosse dalla Giulia del presente, posso affermare con certezza che c’è molto di buono in quello che aveva scritto, e sapere che ora Giulia ha scritto dei volumi meravigliosi, come quelli citati prima, mi rende felice, perché ho potuto vedere uno scorcio nel passato di un’autrice che apprezzo.
Tra personaggi dai nomi brutti, ambienti ricchi di alberi, scene in cui la protagonista, Kety, si salva sempre grazie all’intervento di qualcuno, errori di battitura, lingue straniere e tanto altro, ma soprattutto commenti di una Giulia più matura, più consapevole e ironica al punto giusto, lanciatevi in questa nuova avventura, Kety vi aspetta!