Autore: Isabella Liberto
Casa editrice: Dark Abyss
Genere: Thriller
Numero pagine: 348
Trama
È la casa dei suoi sogni, ma nasconde il più antico degli incubi. Liddy Wintors è una scrittrice di successo, pronta a convolare a giuste nozze con il suo fidanzato Eddy, psichiatra in carriera. Ma, dieci anni prima, il loro nido d’amore è stato scenario di una tragedia e i membri della comunità di White Ville, segnata da quel delitto, guardano con interesse alla nuova inquilina. Cos’è accaduto davvero alla famiglia Drake? E, soprattutto, le grida soffocate che negli ultimi anni hanno fatto fuggire gli abitanti della casa, sono solo frutto di suggestione?
Gocce di sudore m’imperlavano la fronte. Lo udii un’altra volta. Non un suono distinto, ma un urlo soffocato, come se fosse lontano mille miglia.
LE urla di white ville
Non è niente. Non è niente. Non è niente, torna a dormire.
Volevo convincermi.
È stata una giornata difficile, sei solo suggestionata.
Le grida cessarono.
Recensione
Questo thriller mi ha catturato molto velocemente. Volevo scoprire il mistero e il non sapere fino alla fine se quest’ultimo fosse una fantasia della protagonista o qualcosa di reale mi ha tenuto incollato alle pagine.
La dinamica fra la protagonista e il fidanzato mi ha un po’ innervosito, volevo prenderlo a testate ogni volta che parlava, ma ho capito più avanti che è un elemento molto efficace per trasmettere al lettore la frustrazione di Liddy.
Il paese di White Ville, i suoi abitanti, il fidanzato e la casa sono tutti elementi volti a farci sentire le emozioni della protagonista, a immedesimarci e farci sentire il senso di abbandono mentre attorno a lei ci sono rumori inquietanti ed eventi che la sconvolgono.
Il mistero è ben gestito e inizia a far intuire qualcosa quando il lettore ha abbastanza elementi per squarciare il velo che lo ricopre.
Il finale risulta un po’ veloce ma la coerenza c’è e non va a inficiare l’intero libro.
Una nota: Una casa in cui c’è stato un omicidio, non ha proprietari stabili da anni e costa poco fa urlare “non hai mai visto un horror?!?!!”, ma a ben pensarci con l’economia di oggi una villa che costa poco la prenderei anche con i corpi ancora sul pavimento.
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