Autore: Patrizia Benetti
Casa editrice: PAV edizioni
Genere: Thriller
Numero pagine: 123
Trama
Lolita Missiroli, ventidue anni, cameriera e aspirante attrice ha avuto una piccola parte in uno sceneggiato. La madre è una donna instabile, frustrata che indirizza entrambe le figlie, Lolita e Marina, quindici anni, verso la strada della recitazione. Vuole a tutti i costi realizzare il suo sogno. Lolita però viene uccisa sul set. Mentre la polizia indaga, Marina viene rapita. Riusciranno il commissario Serafini e i suoi collaboratori a risolvere questo intricato caso?
Recensione
Il libro contiene tematiche che possono dare problemi in base alla sensibilità del lettore. Ci sono abusi fisici e psicologici.
Ok avviso fatto.
Questo libro è particolare.
Si inizia con una protagonista che è vessata, schiacciata, usata e distrutta psicologicamente ad ogni pagina.
Una tortura a cui si può solo assistere in silenzio.
Improvvisamente arriva il caso da risolvere e lì si capisce che la parte iniziale serviva per dare una visione della vita della vittima. Il resto del libro sarà l’indagine che mostrerà cosa le sia successo, come la gente attorno a lei fosse meschina e orribile nonostante lo si capisse già leggendo la prima parte ma indagando vengono fuori verità che rendono i sospettati anche peggio di come si credeva.
Lo stile di scrittura è particolare, molto simile al volere creare una sceneggiatura per la sua rapidità e rilevanza nei dialoghi più che nella costruzione delle scene ma l’efficacia nell’esposizione degli indizi e dei fatti funziona.
È una storia di sofferenza incentrata sulle donne, su cosa vivano e come il mondo sia pericoloso.
Una storia piena di dolore e la voglia di uscirne… O almeno di avere giustizia.