Autore: Mark Tufo
Casa editrice: Sàga Edizioni
Genere: Dark fantasy
Numero pagine: 274
Trama
Maledizione o dono? Difficile stabilire quale sia la definizione giusta per il potere soprannaturale che Callis Rose possiede sin dalla più tenera età. Dopo la completa distruzione della sua famiglia, inizia il suo calvario nelle mani dei Servizi Sociali, che le darà modo di difendersi proprio attraverso quel potere che a stento comprende e riesce a controllare. E quando verrà affidata alla famiglia Lowrie e conoscerà l’amore della sua vita e le sue peggiori nemiche, la sua rabbia farà esplodere in maniera distruttiva ciò di cui è capace. Riuscirà Callis a salvarsi dall’odio che la circonda e da se stessa?
«Ti ucciderò, piccola strega»
callis rose
Recensione
Avete presente quella sensazione di languore che viene, quando si vuole un horror americano ma non si vuole ricadere sul solito Stephen King?
Ho il libro per voi.
Prendete “Carrie” e “L’incendiaria”, riempiteli di steroidi, dategli qualche evento ancora più traumatico e avrete “Callis Rose” di Mark Tufo.
La scrittura è coinvolgente e ogni scena si delinea chiara nella mente per quanto è evocativa e richiama scene classiche del panorama adolescenziale americano.
Mark Tofu non cerca di fare qualcosa di innovativo o particolare ma affila e definisce ciò che già esiste, dandogli più sfaccettature e particolari, creando una tridimensionalità nuova.
Nel romanzo ci sono critiche al sistema affidatario americano, al sistema scolastico e all’adolescenza, ma scritti in una modalità che non sa di predica, bensì di emozioni vive, scatenate dall’empatia che i personaggi generano in chi legge.
Questi ultimi sono ben costruiti e approfonditi per quanto necessita la trama, senza perdersi in narrazioni di antefatti inutili ai fini della storia che ostentano solo la capacità dell’autore di creare background – sapete di cosa parlo; si trovano ovunque, anche fra i più grandi, quegli scritti che prendono dieci pagine solo per raccontare come il protagonista da bambino ha incontrato un grosso lupo e poi non se ne parla più…
Callis la vedremo crescere e approfondirsi mentre chi la circonda avrà una profondità corrispondente a quanto la protagonista stessa capisce e scopre.
Nota aggiuntiva che ho gradito è il contrasto fra Callis e la sua nemesi, due percorsi di un bivio nato dalla stessa strada. Un evento traumatico porta a questa diramazione, cambiando radicalmente il modo di vivere e di pensare di entrambe.
Sul finale si arriva a un’escalation di violenza che è impressionante, niente è più sicuro e l’ira dilaga.
L’ultima frase chiude con una pennellata di stile che richiama il tipico cliffhanger da “è veramente la fine?”.
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