Autore: J. L. Goodwell
Casa editrice: self-publishing
Genere: fantasy storico
Numero pagine: 315
Saga: L’Impero degli Immortali #1
Trama
Miriam Dragomanni è un Iscariota. Il suo ruolo di Sicario di Dio viene addolcito dall’affetto del suo Precettore e reso amaro dal ricordo di Cecilia, la donna che l’ha cresciuta. Uno dei suoi numerosi incarichi la farà incontrate gli Adaram, creature di una bellezza incredibile che portarono anticamente gli uomini sulla soglia dell’estinzione. Questo incontro le spiegherà il significato della macchia cremisi che le segna l’occhio sinistro. In lei è racchiusa la Lacrima di Camael, segno di speranza nella lotta degli Adaram contro i Noohraim, esseri demoniaci che mirano a distruggere per sempre il Genere Umano causando un’Apocalisse prima che giunga il tempo dovuto. Nonostante le prime titubanze, Miriam scoprirà come i Noohraim si siano alleati con Rodrigo de Bellera, Pontefice di Augusta e uno degli uomini più potenti dell’Impero. Sarà compito suo adoperarsi per scongiurare l’Apocalisse, incontrando molti personaggi che la guideranno nel suo viaggio. Decisivo si dimostrerà l’incontro con i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse, gli unici in grado di fermare i Noohraim e i loro intenti. Il Bene primeggerà senza vincere totalmente, finale agrodolce nato dalla consapevolezza che il Male continua ad albergare in ognuno di noi.
Recensione
La Lacrima dell’Arcangelo è il primo volume di una saga fantasy storico molto particolare, infatti in questo mondo non c’è la classica magia che tutti noi consociamo e ci aspettiamo in un libro di questo genere, ma troviamo alcuni poteri più riconducibili a quello che è l’esoterismo, con componenti fisiche ed intellettuali. Il mondo in cui troviamo ha inoltre molte somiglianze con il nostro mondo, infatti molte città le potremo riconoscere poiché i loro nomi vengono storpiati, come Milazzo e Florenzia, e tutto ciò ci porta ancora di più a pensare che sia un’Italia del ‘400 o ‘500. Un ambiante molto interessate e particolare, descritto in ogni suo dettaglio. Ciò ci permetterà di entrare con tutte le scarpe in ogni descrizione, con il rischio però, per i lettori che non amano molto i libri particolarmente descrittivi di perdersi.
La trama è interessante, la giovane Miriam è un’Iscariota, un sicario di Dio dell’ordine di Azrael. Ho amato tutti i riferimenti biblici e soprattutto la divisione tra bene e male, che non è mai così scontata come sembra. Miriam ha una particolarità, nel suo occhio sinistro c’è una macchia cremisi di cui non conosce nulla. Inoltre si trova ad odiare la donna che l’ha prima adottata e poi abbandonata nelle mani dell’Ordine, ovvero Cecilia. Ordine in cui la nostra protagonista non si trova affatto a suo agio.
È interessante come ogni congrega, ordine o altro venga descritta in modo specifico e dettagliato, facendo capire al lettore dove si trova, quale worldbuilding è stato pensato e senza lasciarlo indietro privo di informazioni.
Essendo il primo volume ed avendo molte descrizioni utili, resta scarno di grandi rivelazioni e azione.
Il libro nel complesso è piacevole e interessante, per l’azione si deve passare al prossimo volume, I Sette Sigilli!