Autore: Miriam Ragni
Casa editrice: Blueberry Edizioni
Genere: Romanzo, Narrativa contemporanea
Numero pagine: 164
Trama
Che cos’è la felicità? Esiste? Queste sono alcune domande che tormentano Astrid, una ragazza di diciotto anni che, durante un tranquillo giorno d’estate al mare, ricorda i suoi anni di scuola. Anni caratterizzati da tre parole: larva, bozzolo, farfalla o come meglio dire bullismo, analisi interiore, cambiamento. Bullismo! Quante volte abbiamo sentito questa parola? È sulla bocca di molti ma in pochi sanno davvero cosa significa. Le etichette, gli insulti, il conseguente isolamento e la tristezza assoluta, non tutti li hanno provati. Chi non c’è passato non può sapere cosa significhi davvero. Ci si comincia a odiare, si odia la propria immagine riflessa nello specchio, la propria voglia di vivere va in fumo. Astrid dovrà affrontare il quinto anno superiore e i ricordi misti alla paura del precedente riaffiorano non solo nella sua mente ma anche in quella di Tomàs e Giorgio. Giorgio: il bullo dall’animo buono. Tomàs: il suo migliore amico sempre presente nei momenti difficili. Scatterà un sentimento per tutti e due che porterà Astrid alla confusione più totale ma anche all’ostinata ricerca del significato della felicità. Sarà davvero un ultimo anno pieno di emozioni e colpi di scena che porteranno Astrid a scoprire se stessa ma… riuscirà a trovare la chiave per arrivare alla felicità?
Recensione
Cadere dal paradiso e ritrovarsi all’inferno è un attimo ed Astrid lo sa bene. I suoi primi tre anni di liceo sono una tortura, viene derisa e maltratta dai suoi compagni continuamente a causa di un bullo, Giorgio il ragazzo più popolare del suo istituto, che per un motivo a lei sconosciuto l’ha presa di mira. Da ragazza solare ed allegra si trasforma nell’ombra di se stessa e tutto a causa del bullismo. Un giorno, al suo quarto anno di superiori, arriva un nuovo alunno di nome Tomàs e le sue sofferenze sembrano essere giunte alla fine, ma non sarà l’unica ad essere salvata.
Il Bullismo è un tema che colpisce molto la nostra società ed avviene nel periodo scolastico tra le medie e le superiori. Se ne parla tanto attraverso i social e la televisione, ma alla fine solo chi ha sofferto in prima persona sa cosa comporti veramente. Tramite la storia di Astrid comprendiamo cosa significa essere derisi dagli altri, perdere la propria autostima, guardare lo specchio e odiare la propria immagine riflessa, in poche parole perdere la felicità e la voglia di vivere. In molti casi, come in quello della protagonista del libro, gli adulti non si rendono conto della situazione o peggio vedono le ingiustizie e i soprusi ma non intervengono lasciando tutto nelle mani dei bulli. Poche sono le persone che decidono di intervenire a loro discapito, come nel caso di Astrid gli unici a tendere una mano alla ragazza sono il ragazzo appena trasferito Tomàs e la nuova insegnante Clementi. In questo romanzo, scopriamo il perché a volte capitano queste dinamiche di violenza tramite la storia del bullo Giorgio, il quale ha dietro di sé una vita piena di sofferenze e non riesce a sopportare la felicità degli altri.
La trama è coinvolgente e lo stile di scrittura è semplice e scorrevole. Purtroppo, la narrazione è molto veloce, ci sono diversi avvenimenti che non vengono argomentati a dovere soprattutto nella seconda metà del romanzo. Il punto di vista si alterna tra i tre personaggi principali, ciò permette una piena visuale della storia.
L’autrice ha messo molto di sé in questa storia, in quanto lei stessa afferma di essere stata vittima di bullismo e tramite il suo romanzo vuole aiutare chi sta soffrendo nello stesso modo.
“Semplicemente felicità” è un romanzo breve di formazione con una toccante storia d’amore che consiglio agli amanti del genere.