Autore: Junji Ito
Casa editrice: Edizioni BD
Genere: Horror
Numero pagine: 740
Trama
Tomie è una donna capace di sedurre e corrompere la mente degli uomini, trascinandoli in una spirale di follia. Tomie non teme la morte poiché nulla può ucciderla. Tomie torna alla vita per vendicarsi, per sempre, senza pietà.
Recensione
Avete presente la muffa che cresce sulle pareti, quella nera e che torna in continuazione?
Potete provare a eliminarla con prodotti specifici ma torna sempre.
Ecco, Tomie fa sembrare quella muffa meno testarda nel tornare.
Tomie è magica, per come trascina nella lettura, per come suscita curiosità e ansia.
Junji Ito non si smentisce in questo body horror grottesco e martellante, che riesce a offrire storie sempre diverse nonostante si basi su un pattern ripetitivo.
Un susseguirsi di storie che usano una meccanica impostata fin dal primo racconto, ma presentandola in situazioni sempre diverse; un albo che porta a crearsi domande, mentre si continuano a girare le pagine temendo quale nuova immagine raccapricciante ci si presenterà davanti.
Junji Ito si diverte a impressionare con scene sempre più complesse e disturbanti o atmosfere inquietanti.
Come si può non amare quel patato dolcino che è, quando ti dà questo genere di brividi?
Non scherzo, se cercate una sua foto vedrete che è la persona più tenera che esista, sono sempre i più insospettabili quelli che forniscono gli orrori migliori.
Su questa base, Hello Kitty deve aver commesso crimini di guerra contro l’umanità…
Tomie è una storia che usa pochi elementi centrali e li ripete più volte ma in più varianti, non stancando mai.
Leggendo, il lettore inizierà a conoscere cosa sia Tomie ma non chi sia, infatti ad un certo punto la paura non sarà più generata da Tomie ma da cosa accadrà alle persone che incontra e con cui interagisce. Come per Uzumaki, la struttura della serie è a episodi, che si susseguono con una loro continuità ma in modo autoconclusivo – anche se non del tutto chiuso in realtà, poiché lasciano una leggera apertura che ti fa sempre chiedere “e dopo?”.
Ho amato leggerlo e non riuscivo a staccarmi dalle pagine per quanto mi ha coinvolto.
È una delle storie più famose di Junji Ito e per validi motivi.
Leggete Tomie, prima che sia lei a dirvi di farlo.