Autore: Domenico Di Pinto
Casa editrice: Editrice GDS
Genere: Narrativa contemporanea, Romance MxM
Numero pagine: 731
Trama
Adam Donovan era certo di avere tutto: il lavoro dei suoi sogni a Seattle, la sua donna, la sua famiglia, i suoi amici. Ma non si metteva quasi mai in discussione. Era sicuro che se avesse recitato abbastanza bene, se fosse stato abbastanza “credibile” tutto sarebbe andato secondo i suoi piani. Tutto sarebbe stato perfetto per tutti; tranne per lui. A scombinare questi suoi piani ci penserà Chris, il migliore amico dai tempi del liceo. Entrambi si ritroveranno ad affrontare un rapporto messo quasi sempre in discussione, tra maree tempestose e quieti momentanee. E sarà proprio in quel momento che Adam, con il cuore in fiamme, dovrà fare i conti con se stesso e con un passato intriso di segreti per mettere in ordine il cuore. Lui sa, però, che l’unico modo per farlo è ascoltarlo. È accettarsi.
Recensione
Accettarsi, una parola che tutti conosciamo, ma di cui spesso dimentichiamo l’importanza. Questo verbo è il vero protagonista di questo libri, un viaggio e una storia in cui Adam deve ricordarsi che questa parola esiste e che è fondamentale per vivere bene con il proprio io. Adam infatti ha tutto, una casa, una lavoro, una fidanzata, degli amici, ma davvero la felicità è quella?
Scoprirà che anche solo una piccola cosa come incontrare di nuovo il suo migliore amico del liceo può cambiare tutto e farci rendere conto di quanto la felicità che tanto pensavamo di stringere tra le nostre dita era effimera.
La trama è interessante, ho sempre amato le storie di amori travagliati, la riscoperta del proprio essere e della propria sessualità. Una pecca che ho riscontrato è il testo particolarmente esteso e prolungato, trovando alcune ripetizioni che alla lunga annoiano in alcune parti. Nonostante ciò il libro è ricco di dialoghi che alleggeriscono la struttura. La prima parte del libro è particolarmente incentrata sul descrivere la confusione in Adam, come nasce e come cresce, per poi arrivare alla seconda metà, quella più intrigante ed interessante, dove si arriva effettivamente al fulcro della storia che diventa d’un tratto coinvolgente al massimo.
Interessanti sono le dinamiche di gruppo che vengono descritte nel libro. Ci troviamo di fronte ad un gruppo di trentenni, ma ciò che accade, i discorsi, le decisioni e le riflessioni sembrano per lo più prese da adolescenti. Ci sarà sempre una parte di noi che resterà sbarazzina e ribelle, ma in questo caso le vicende, le ripicche, le vendette, i segreti, i piani per uscire dai guai, fanno sembrare il gruppo molto più giovane di quello che è effettivamente nel complesso.
I personaggi non sempre sono piacevoli, il protagonista, Adam, in particolar modo, è quasi odioso per come si comporta. Trovo che sia una particolarità perché fa trasparire maggiormente quanta confusione c’è nel personaggio, ma soprattutto quanto lui abbia bisogno di riconoscersi e di accettarsi.
Una lettura che permette di riflettere, pagina dopo pagina, insegnandoci ad amarci un po’ di più come imparerà a fare Adam.