Quattro – Il Risveglio

Autore: Luca Farru

Casa editrice: Sperling & Kupfer

Genere: Fantasy

Numero pagine: 384

Saga: Quattro #1

“Spesso il destino fa di tutto per dirci qualcosa che non siamo pronti ad accogliere.”

QUATTRO – IL RISVEGLIO

Trama

Siete l’unica speranza che ha il mondo di sconfiggere Serafyn ed evitare che spalanchi le porte degli Inferi. Sei pronto a rischiare tutto per opporti al male? Cody, Matt, Rose e Sybil sono quattro ragazzi che vivono in città lontanissime tra loro – rispettivamente a Vancouver, New York, Milano e Singapore – e che conducono esistenze diametralmente opposte. Sennonché, un giorno, tutti loro notano sulla pelle l’apparizione di un marchio insolito e cominciano ad avere strane visioni, oltre a manifestare poteri inspiegabili. Ed è allora che il velo che separa naturale e soprannaturale si squarcia, e i ragazzi scoprono di essere presi di mira dai seguaci di Serafyn, un antico demone che dominava il reame oscuro di Inferium, e che è stato sconfitto in passato dalle forze del bene, di stanza a Nuramen e guidate dalla regina Melania. Tra fughe rocambolesche, addestramenti serrati e scoperte sconvolgenti, i Quattro dovranno lasciare che il loro destino si compia. Riusciranno a impedire il ritorno di Serafyn e a salvare chi amano? Dopo aver conquistato Wattpad, approda in libreria “Il risveglio”, primo volume di “Quattro”, saga urban fantasy tutta italiana di Luca Farru, che non solo racconta di soprannaturale, magia e poteri incredibili, ma anche di legami famigliari, amore e amicizia.

“La natura ci ricorda sempre che non siamo invincibili, tutti noi abbiamo un punto debole.”

Quattro – il risveglio

Recensione

Finalmente anche io sono approdata alla lettura di uno dei romanzi più chiacchierati degli ultimi tempi, un fantasy 100% made in Italy che ha diviso i lettori tra due categorie: chi lo amato come se fosse il libro della vita, e chi lo ha detestato dal più profondo del cuore.

Se devo essere sincera, mi sono approcciata alla lettura con un po’ di scetticismo, non per il libro in sé, ma per tutto l’hype che ci sta attorno. Personalmente, non sono un’amante dell’hype, preferisco leggere le cose quando nessuno ne parla, quando sono ormai nella fase calante dell’ondata di fama, quindi leggere un libro super discusso come questo inizialmente mi ha messo un po’ di ansia.

Ma abbandoniamo il preambolo per passare ai miei pareri. Quattro – il risveglio è un buon libro, come tutte le opere artistiche ha i suoi pregi ed i suoi difetti, ma a mio parere in questo caso i primi superano i secondi. Inizierò a raccontarvi cosa mi è piaciuto.

In primo luogo, ho apprezzato la rappresentazione presente nella storia. Infatti, uno dei protagonisti della storia è omosessuale. Fin qui tutto normale, si potrebbe dire: ad oggi nella maggior parte dei nuovi fantasy si trovano personaggi LGBTQ+, non è più una gran notizia. Quello che ho apprezzato in Quattro è che il personaggio omosessuale non è inserito perché “si deve fare”, alla lettura è chiaro che non si tratta di una mossa politically correct ma di una scelta funzionale alla trama. Un altro lato di questa caratterizzazione che ho apprezzato è che in 384 pagine di libro, l’autore non sente la necessità nemmeno una volta di usare la parola “gay” per descrivere il personaggio, e anche io personalmente userei altri quattro o cinque aggettivi per descriverlo prima di arrivare all’orientamento sessuale. Penso che questo sia il tipo di rappresentazione che serva nella letteratura: non infilare un personaggio LGBTQ+ e poi sbandierare questa cosa una pagina sì e l’altra pure, aspettando la pacca sulla spalla della critica e andando a spuntare una voce nella to-do-list del bravo scrittore, ma inserire questi personaggio quando necessario, in modo naturale e senza grandi manifesti, andando effettivamente a normalizzare la cosa.

A questo punto, mi sento quasi in dovere di affrontare un argomento che so stare molto a cuore sia all’autore sia a tutti i tipi di lettori di questo libro, anche se ancora una volta la mia posizione viene a trovarsi nel mezzo. Chi segue più o meno assiduamente il bookstagram o comunque legge recensioni in qualsiasi loro forma, immagino che sappia che in questo libro c’è una scena in particolare che è stata molto discussa e che ha diviso i lettori in due gruppi. Per chi non avesse seguito la vicenda, si tratta di una scena di “violenza”, [MINI SPOILER ALERT] in particolare una scena in cui un personaggio maschio dà un tocco “intimo” ad un personaggio femmina che non ha dato il suo consenso. Dopo l’evento, la storia prosegue “normalmente”. [FINE SPOILER] Alcuni si sono sentiti disturbati da questa scena, cosa che (indifferentemente dal mio sesso) posso capire: ognuno di noi ha una sensibilità, ed ha il diritto di reagire come vuole a ciò che legge, anzi, immagino che l’autore mettendo quella scena avesse proprio l’intenzione di inserire un’immagine forte che suscitasse emozioni contrastanti nel lettore. Quello che non capisco e non posso condividere è l’attacco strenuo che si è fatto all’autore a seguito di questa scena: questo sicuramente non è il primo e non sarà decisamente l’ultimo libro a contenere una scena di “violenza”, ed il fatto che l’azione non sia fatta da un personaggio considerato antagonista, anche se si tratta sicuramente di un personaggio morally gray, non significa che chi ha scritto consideri normale e accettabile l’azione. Quello che personalmente invece non mi ha convinta al 100% di quella scena non stata l’azione in sé ma la reazione del personaggio femminile, che a mio parere sembra passare oltre alla faccenda un po’ troppo velocemente. C’è anche da tenere presente che si tratta del primo volume di una saga di tre libri, e non è da escludere che il personaggio potrà tornare sull’evento con i suoi tempi nei prossimi libri.

Passando quindi alla caratterizzazione dei personaggi, forse per gusto personale avrei gradito in generale un po’ di introspezione in più, ma riconosco che in un primo volume sia importante far progredire la trama e dare al lettore un buon world building su cui basare la lettura, entrambe cose che l’autore fa bene. Inoltre, il libro è ricco di personaggi diversi e variegati, ed è lecito che in un primo volume non si riesca a dare approfondimento a tutti. Il libro, infatti, è molto ricco di eventi, che permettono di farsi una chiara idea del mondo fantasy in cui ci si trova senza bisogno di lunghe descrizioni per spiegare questo o quell’elemento del world building. Al contrario, le informazioni arrivano quasi sempre dai dialoghi, portando i personaggi ad apprendere caratteristiche del mondo allo stesso tempo del lettore, cosa che fa sentire molto coinvolti nella lettura.

Muovendoci allo stile, potremmo definire la scrittura dell’autore molto dinamica: in genere troviamo frasi brevi, descrizioni incalzanti e molto movimentate. Nel libro, soprattutto all’inizio, ci sono molti spostamenti nello spazio e nel tempo. Nonostante l’autore tracci molto bene questi spostamenti, mettendo sempre all’inizio del sotto-capitolo in questione il luogo e, se è cambiato rispetto al precedente, anche il tempo, personalmente all’inizio ho fatto un po’ fatica a seguire il movimento tridimensionale tra i capitoli, ed a volte mi sono trovata un po’ confusa nel ricordare a quale personaggio fosse successa una certa cosa. La sensazione di disorientamento, tuttavia, sparisce proseguendo con la lettura ed entro le prime 100 pagine si conoscono abbastanza bene i personaggi da seguire tutto senza problemi.

Per finire, un’avvertenza doverosa: gli argomenti trattati sono molto crudi, l’autore non nasconde la violenza, né sessuale né, soprattutto, fisica, non mancano scene di uccisione a sangue freddo né momenti che in un film potrebbero essere definiti “splatter”. Sono tutti ben amalgamati nella trama ed hanno ragione di esistere, in quanto utilizzati per il proseguimento della storia e per la caratterizzazione degli antagonisti, ma è giusto che il lettore sia informato prima di intraprendere la lettura per decidere se il libro possa essere un problema per la sua sensibilità. Ho aggiunto in coda alla recensione, prima della valutazione, un elenco di triggers proprio a questo scopo: è la prima volta che lo faccio, nonostante abbia già recensito romanzi forti, ma si trattava di libri di altro genere. Se uno legge un horror, si aspetta la violenza, ma magari non è così quando legge un fantasy, e per questo sento di doverlo fare.

In conclusione, un libro ben scritto ed appassionante, che mette delle buone basi per i prossimi volumi della saga. Consigliato!

Triggers warning: violenza fisica, contenuti sessualmente espliciti, morte, infanticidio

Trama
Scrittura
Personaggi

Link per l’acquisto: Il risveglio. Quattro

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