Autore: Manensojne
Casa editrice: Nicolò Edizioni
Genere: Urban fantasy
Numero pagine: 192
Trama
Due mondi sono in pericolo. La protagonista, ovvero, Nevaeh Sky e i suoi compagni hanno un compito di estrema importanza: salvare la speranza che si cela nel cuore degli uomini, la quale, viene minacciata dal pericolosissimo Cronox. In gioco non ci sono solo i sogni, ma anche delle vite. Ognuno dei personaggi nasconde segreti, tuttavia, la verità torna sempre a galla. La storia è intrisa di sentimenti contrastanti che fanno familiarizzare il lettore con i vari personaggi della storia e attraverso gli occhi di Nevaeh, il mondo assume un aspetto diverso.
Recensione
Esistono due mondi così vicini e così lontani, il primo abitato da creature muta forma e l’altro da umani: Unicum e Humanorum. I loro popoli sono simili tra loro, entrambi sono soggetti alle emozioni della vita, amano e soffrono nella stessa maniera, l’unica differenza sta nelle abilità ultraterrene degli abitanti di Unicum.
I tre eroi di questo urban fantasy, provengono da quest’ultimo mondo e per anni hanno lasciato la loro dimensione mescolandosi in mezzo agli umani, per comprenderli e per estirpare il male dalle loro anime. Nevaeh è “la collezionista dei sogni” e insieme ai suoi due compagni di avventure, Mike e Luna, ha il compito di salvare la speranza che si cela nel cuore degli uomini. Ma il male è dietro l’angolo e il pericoloso Cronox è pronto a scatenare una guerra. Inizierà così una lotta tra due forze opposte, il bene e il male, dove i segreti del passato cominceranno a uscire allo scoperto, minacciando la serenità e le sorti delle due dimensioni.
Il romanzo ha un trama intrigante e il World Building è abbastanza elaborato, ma la storia non è stata sviluppata, o meglio articolata e argomentata, come doveva e meritava di essere scritta. Sono presenti molti pov che rendono dispersiva la narrazione quando ne bastavano solo due, ossia di Nevaeh e Luna. Vengono utilizzati durante la storia molti flashback che sono sì utili per la storia, ma così tanti rallentano la vicenda e confondono.
All’interno dei capitoli troviamo anche delle poesie scritte dall’autrice, ossia pensieri scritti in versi dei personaggi Mike, Nevaeh, Valaki. Ho apprezzato molto la vena poetica della scrittrice, dal momento che le sue poesie sono molto belle e scritte bene, le avrei però posizionate all’inizio o alla fine del capitolo e non in mezzo alla narrazione. Inoltre, le poesie sono state tutte raccolte insieme ad altre alla fine del libro, così che il lettore può rileggerle senza cercarle nel romanzo.
La storia, nata da un sogno di Manensoje, presenta tante idee e le caratteristiche giuste per un buon fantasy, con alcuni e giusti accorgimenti può dare molto di più.