Autore: Giorgia Abate
Casa editrice: Bookabook
Genere: Narrativa contemporanea
Numero pagine: 367
Trama
Joy ha ventiquattro anni e un carattere esuberante, a volte troppo. Lavora in un ristorante con il migliore amico Chris, il figlio del proprietario, e sta cercando di rimettere insieme i pezzi del suo cuore dopo aver scoperto il fidanzato – ormai ex – a letto con la sua migliore amica Patricia. Come se non bastasse, il fratello torna da Parigi con la notizia di un imminente matrimonio con una sconosciuta.
A portarle il buonumore ci pensa Henry, l’anziano e vedovo signore a cui fa da dogsitter, che sembra trovare sempre le parole giuste al momento giusto.
Una sera, durante un turno al Sunrestaurant, Joy si innervosisce vedendo entrare l’ex con Patricia. Nel tavolo accanto, un intrigante ragazzo dagli occhi grigi si è portato la cena da casa e si comporta come se nulla fosse. Se a questi due eventi sommiamo l’impulsività di Joy, ecco che abbiamo il giusto mix tra catastrofe e disastro.
Ma le sfortune non arrivano mai sole e l’indomani si deve presentare con il suo miglior sorriso a conoscere la famiglia della futura cognata. Appena varcata la soglia, però, ci sono due occhi grigi che le si incollano addosso.
Un trasloco improvviso, un nuovo assetto familiare e un ragazzo dal passato ingombrante che lega con un filo invisibile la vita di tutti i protagonisti. Cos’è dunque la serendipità se non la possibilità di imbattersi in una strada che porta inattese e favorevoli scoperte?
Recensione
Gli opposti si attraggo, così dicono e forse è vero. Aron e Joy sono due poli opposti, non hanno nulla in comune eppure la loro diversità è ciò che li attrae ed unisce.
Joy è stata tradita da due persone importanti della sua vita, ha un rapporto un po’ burrascoso con la madre e ora ha scoperto che suo fratello si sposa con una ragazza conosciuta in Francia. Ciliegina sulla torta, si scontra con un cliente alquanto strano durante il suo servizio al ristorante dove lavora, per scoprire dopo che è il suo futuro cognato: Aron. Ma nonostante il carattere scontroso di lui e le sue ossessioni e i suoi difetti, non riesce a non pensare a lui ed a desiderare il suo contatto. “Sì, nonostante tutto, nonostante le sue imperfezioni, Aron era dannatamente perfetto.”
Aron ha sofferto molto in passato, tanto da avere le ferite ancora aperte nel suo animo e questo ne ha comportato una grave fobia. Non si fida delle persone, solo di chi conosce e a cui vuole bene. Poi arriva Joy, con il suo sorriso e la sua grinta, e come un uragano il suo mondo di cristallo si sgretola. Uno spiraglio di luce si apre davanti a lui, forse ha trovato la cura per il suo male. «Sei un folle imprevisto» mormorò. «Uno splendido e folle imprevisto.»
L’autrice Giorgia porta nel suo romanzo vari argomenti importanti e anche molto delicati, ma lo fa in maniera giusta e sensibile, in punta di piedi si può dire. Ci apre la porta della vita dei suoi personaggi, facendoci entrare in una storia sì piena di dolori ma anche di insegnamenti. Possiamo cadere, perdere le persone care, essere tradite, ma alla fine il sole ricomincia a sorgere grazie a qualcuno che ci ama e crede in noi. L’insegnamento più importante che Joy ed Aron ci danno è quello che dobbiamo lottare per noi stessi e non per il bene degli altri. Se non siamo noi a voler combattere per cambiare, abbiamo già perso in partenza.
Una lettura molto fluida, un testo scritto bene con termini ricercati, con tanti argomenti e temi seri ben incastrati tra loro. La trama è sì abbastanza complicata ma è sempre ben lineare, non perde il filo del discorso, introducendo molti colpi di scena.
Ringrazio Giorgia per avermi dato la possibilità di leggere il suo libro. Non vedo l’ora di leggere altro di suo!