Autore: Anis Naffati
Casa editrice: self-publishing
Genere: Fantasy
Numero pagine: 432
Trama
La pace sancita dai trattati è in pericolo. Versantius Vezarium, reggente del Duca di Apharos, riceve un ordine preciso dal padre: uccidere il Duca, assumere il potere e permettergli di portare a termine la rivoluzione dell’Imperatore Techno Valazdar. Un rifiuto basta per rievocare i rancori del loro passato e preannunciare una guerra, che se all’inizio tacita, alla pari di una scaramuccia da salotto nobiliare, si ripercuote sull’intero Reame. Fatti inquietanti, cavalieri erranti e compagnie improbabili sono pedine di una scacchiera improvvisata, rimasta su una tavola troppo a lungo a causa di una partita mai conclusa.
Recensione
Uno scacchiera è qualcosa di semplice e complesso insieme. Ogni pezzo ha il suo scopo, il suo movimento e il giocatore deve fare di tutto per salvare il re e mangiare il re avversario. La partita è una strategia ben pianificata, che però può variare in base alle mosse dell’avversario, quindi anche versatile.
In questo libro abbiamo i capitoli divisi in diversi POV, con diversi personaggi. Tutto ruota intorno a Versantius e suo padre, Laurentius. Questi due personaggi sono i giocatori, mentre gli altri personaggi come Angus, Gabriel, Marchi, Sefiro, Monosiklo, Federico, sono pedoni e alfieri a volte. Oltre i questi personaggi, a cui è dedicato almeno un capitolo, ci sono le loro famiglie, amici, nemici e storie dedicate ad ognuno che arricchiscono ancora di più la scacchiera. Questo è il primo libro e getta le basi per conoscere i vari personaggi, intrecciarli, farci capire cosa sta succedendo e dove le vicende ci condurranno. Ognuno di loro ha una caratterizzazione ben descritta, che rende il romanzo più vivo.
All’inizio, la presenza di tutti questi personaggi che si avvicendano fra loro, manda quasi in confusione il lettore. I personaggi sono molti e inizialmente ognuno ha la proprio storia, sembra quasi che non c’entrino nulla l’un con l’altro. Da un punto in poi però tutto inizia a filare, tutti i presupposti e le storie iniziano a incrociarsi, e il lettore inizia a capire e a farsi nuove domande. Tutto diventa più frenetico e il lettore ha bisogno di sapere come proseguirà.
Il finale, per quanto mi riguarda, è stato totalmente inaspettato, mi ha colpita nel profondo, riportando tutto a zero ma su un altro piano. Tutto è ben calibrato e la storia trascina il lettore dentro ad un tornado di emozioni e di ipotesi.
Il mondo creato da Anis è molto bello e completo, ci sono anche delle mappe all’inizio del libro che aiutano il lettore durante tutta la storia. Ogni città ha delle caratteristiche proprie, ogni popolo ha un perché e tutto viene amalgamato alla perfezione in quello che è un gioco, che tanto gioco non è.
La guerra è vicina, e noi ci siamo dentro fino al collo.