Autore: Stefano Cirri
Casa editrice: Mauro Pagliai Editore
Genere: Giallo, Mistero, Narrativa
Numero pagine: 256
Saga: giallo e nero
Trama
Ci sono incontri che cambiano la vita: come quello tra l’informatico Alessandro, uomo razionale e fortemente analitico, e il reclutatore della “banda dei colori”, una strana cerchia di investigatori e studiosi del comportamento umano. Superate le perplessità iniziali, Alessandro resta sempre più coinvolto in una singolare indagine portata avanti dal gruppo, fino a diventarne membro attivo, spinto dalla curiosità ma anche dall’attrazione per Ilaria, intrigante ragazzina bisessuale. Si troverà così a investigare su un inquietante personaggio, immergendosi in una storia di violenza e vendetta.
Recensione
Un giallo che è più multicolor. Perché? Beh, l’investigazione in questo libro è solo una parte, quasi marginale a volte, che dei classici gialli ha ben poco. Non a caso tra i generi compare anche la narrativa.
Il protagonista, Alessandro Bitossi, è un uomo come tutti gli altri, ha una vita normale, un lavoro normale, è innamorato di sua moglie e vive la sua vita come tutti. Un giorno però si imbatte in un qualcuno che gli cambierà la vita. La banda dei colori è ciò in cui il nostro protagonista si troverà, un insieme di persone, caratterizzate da colori, che svolteranno la sua vita.
Il giallo e il mistero si ritrova immerso in una storia molto più profonda ma mai pesante da leggere. Una lettura scorrevole ricca di emozioni che lasciano uno strascico nel lettore che lo rende a volte triste, a volte felice, a volte pensieroso.
Un romanzo che sorprende e stupisce in alcuni momenti, che pone di fronte al lettore domande difficili senza renderle tali, affrontando il tutto in maniera geniale tramite i vari personaggi che incontriamo. Ogni personaggio è unico e speciale, mai banale e a tratti curioso, a tratti divertente.
La scelta di utilizzare i colori è una cosa che ho apprezzato perché al giorno d’oggi i colori sono spesso usati come termine dispregiativo o termine di classificazione, mentre un colore è tutt’altro.
Tutta la storia è colma di simpatia toscana, come la definisco io, ci fa capire subito che siamo a Firenze e spesso ho letto le conversazioni con il classico accento fiorentino.
Unica pecca del libro è l’impaginazione, ogni pagina è molto fitta e anche i capitoli non sono separati, ma soprattutto è scritto troppo piccolo. Leggere questo libro la sera stanca molto gli occhi e purtroppo, le scritte piccole, non permettono di procedere nella lettura come si vorrebbe.
Un libro che merita la vostra attenzione se desiderate qualcosa di nuovo, fresco e sorprendente.
Il secondo volume è già disponibile, con una nuova squadra ed una nuova storia che è giallo, ma non solo.