Il figlio di Nettuno

Autore: Rick Riordan

Casa editrice: Mondadori

Genere: Fantasy

Numero pagine: 490

Saga: Eroi dell’Olimpo #2

Al di là degli Dei, a settentrione, sta la corona della legione.
Cadendo nel ghiaccio, il figlio di Nettuno affogherà.

Il figlio di nettuno

Trama

Percy si risveglia da un lungo sonno e non ricorda nulla di sé, a parte il proprio nome. Perfino il Campo Mezzosangue gli sembra un luogo estraneo, e l’unica traccia che riesce a evocare dal passato è una ragazza: Annabeth. Hazel dovrebbe essere morta, ma è più viva che mai. Ora, a causa di un terribile errore commesso nella sua vita precedente, il futuro del mondo è in pericolo. Frank discende da un dio, secondo i racconti di sua madre, eppure lui non ne è affatto convinto: quando si guarda allo specchio vede un ragazzo goffo e paffuto. Ma ora che si ritroverà coinvolto nella nuova missione di Percy Jackson e dovrà spingersi fino ai ghiacci dell’Alaska per salvare il mondo dall’ira della divina Gea, dovrà credere in se stesso più che mai. Percy Jackson torna con una nuova avventura, in cui i semidei della mitologia greca e romana dovranno unirsi per difendere la Terra e risolvere la misteriosa Profezia dei Sette.

La ragazza gli mollò una gomitata, ma sorrideva contenta. Percy era felice di vederli in quel modo: quei due dovevano decisamente mettersi insieme. Ma non poté fare a meno di rattristarsi un poco, perché la scena lo fece pensare ad Annabeth.

Il figlio di nettuno

Recensione

Finalmente è tornato Percy! Questo è più o meno quello che ho pensato per la maggior parte del libro, not gonna lie. Pur essendo consapevole che la mia sia solo una cotta per il personaggio, e non una vera e propria opinione oggettiva sul libro, quando c’è Percy mi sembra sempre che la storia scorra meglio e sia tutto più divertente.

Passando a pareri un po’ più oggettivi, una cosa certa è che in questo libro l’azione non manca. Fin dalle prime pagine le battaglie contro i mostri non si fanno desiderare, e con lo sviluppo della storia, oltre a rincontrare vecchie conoscenze (tra cui Nico), si entra più nel dettaglio di quello che prevede questa nuova sfida che i semidei saranno chiamati ad affrontare. Una cosa che mi ha affascinato profondamente di questo libro è che finalmente non abbiamo solo divinità e ambientazioni greche, ma l’antica Roma inizia a giocare un ruolo importante. E’ estremamente interessante come Riordan sia riuscito a delineare una società simile ma allo stesso tempo completamente diversa da quella che abbiamo imparato a conoscere nella prima saga.

Anche i personaggi in questo libro meritano un plauso: Frank ed Hazel sono stati dei degni compagni per Percy, e Riordan è riuscito a non metterli in ombra nonostante si stessero affiancando all’eroe di tutti i lettori della saga. Anzi, oserei dire che in molti passaggi è stato Percy ad essere un contorno, mentre gli altri due personaggi, complici i povs dedicati direttamente a loro, si sono fatti conoscere ed amare dai lettori. Personalmente, mi sono affezionata moltissimo a Frank. Un personaggio impacciato ed insicuro, che cresce moltissimo nel corso della storia, con cui l’autore sembra volerci passare un messaggio meraviglioso: non importa il tuo aspetto, o la tua discendenza, se impari a credere in te stesso, puoi essere qualsiasi cosa tu voglia.

Più imparo a conoscere l’autore, più penso che se mai avessi dei figli farei leggere loro i suoi libri. Con uno stile leggero e scorrevole, Riordan riesce sempre a dare insegnamenti meravigliosi sul valore dell’amicizia, del supporto reciproco e dell’amore per se stessi.

Il finale del libro ti lascia in sospeso (mannaggia a te zio Ric, due pagine in più per darci una gioia potevi anche concederle no?), e proprio per questo non vedo l’ora di continuare la lettura della saga: si prevedono evoluzioni scoppiettanti!

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