Autrici: Andrea P. Laguzzi e Hilary Sechi
Casa editrice: Immagina Di Essere Altro
Genere: urban fantasy
Numero pagine: 408
Saga: Exilium (Vol. 1)
Trama
A seguito della caduta dal paradiso, gli angeli ignavi hanno iniziato il loro esilio sulla Terra. Dopo millenni, solo due di loro sono sopravvissuti e hanno continuato il lavoro assegnatogli come punizione dal padre. Ma la loro visione del mondo, degli uomini e di sé stessi è lentamente cambiata. Vogliono tornare a casa e, per farlo, hanno bisogno di un rituale che fa gola anche all’inferno… In una Genova alternativa, oscura e decadente, il loro percorso si intreccerà con quello di due donne che, loro malgrado, si troveranno nel bel mezzo di una guerra soprannaturale a cui non potranno sottrarsi.
Recensione
Af ed Hemah sono gli ultimi due angeli ignavi cacciati dal Paradiso ed esiliati sulla Terra, dove hanno assunto i nomi di Gregorio e Bartolomeo.
I due gemelli sono stati puniti dopo la rivolta di Lucifero contro il Padre e, rappresentando in Cielo la sua ira e la sua collera, sulla Terra sono stati condannati rispettivamente a scatenare odio e guerre ed a guarire le persone malvagie.
Nel 1527 Lucifero trova un antico libello in cui è descritto un rito che consentirebbe di aprire un passaggio che permetterebbe a lui ed ai demoni di tornare in Paradiso a combattere, pertanto fa rubare la bilancia dell’arcangelo Michele ai suoi demoni e convincere Gregorio e Bartolomeo a collaborare con l’inganno.
Il furto del piatto della bilancia provocherà una guerra tra arcangeli, demoni ed ignavi, nonché un grave squilibrio sulla Terra.
Questo libro ha provocato sentimenti contrastanti in me, perché ho trovato elementi molto buoni ma anche degli aspetti che non mi sono piaciuti.
Le descrizioni dei luoghi, dei tragitti e dei personaggi sono estremamente accurate, così come degli usi e dei costumi nelle varie epoche in cui si svolgono i fatti, mentre alcuni dialoghi mi sono sembrati anacronistici (ad esempio nel capitolo quattro Gregorio ed Abyzou durante una discussione usano un intercalare moderno con termini che dubito fossero conosciuti nel 1527).
A proposito dei dialoghi ho riscontrato un eccesso di volgarità non necessaria che in genere non gradisco leggere nei libri; non sono un’educanda ma credo che in alcune circostanze si sarebbe potuto eliminare o limitare l’uso di parolacce.
Mi ha creato un po’ di instabilità anche veder rappresentati gli arcangeli con i difetti tipici degli umani come l’arroganza, la malafede, l’ira e la superbia, pronti anche ad uccidere pur di raggiungere i propri obiettivi.
La prima parte del libro mi è sembrata poco originale, mi ha ricordato per certi versi la serie TV “Lucifer” e non mi ha entusiasmata, ma dal momento in cui sono apparsi i personaggi di Azzurra e Lorena adulte c’è stata una svolta, come se il romanzo fosse stato completato da mani diverse oppure molto tempo dopo la prima parte, perché ho riscontrato un cambiamento nello stile narrativo, una maturazione di Gregorio e Bartolomeo, dialoghi più credibili e meno volgari, più azione, più tensione e più originalità che mi hanno fatto poi cambiare opinione sul testo e venir voglia di leggere il seguito.
Il finale è stato scritto in maniera magistrale, lasciando il lettore assolutamente in sospeso, obbligandolo quindi a leggere il seguito, che mi auguro verrà scritto con lo stesso stile utilizzato nella parte finale di questo romanzo.
Ringrazio infine le autrici per aver inserito all’inizio del libro l’elenco con i nomi e le caratteristiche dei personaggi, vitale per chi come me li dimentica facilmente, e per averlo ambientato in Italia.