Autore: Ilaria Varese
Casa editrice: La Corte
Genere: Paranormal romance
Numero pagine: 472
Saga: Winter Fe’
Numero volumi: 7 (+ 2 spin off)
Trama
Quando atterra a New York sotto il falso nome di Joy Forrest, Gwen è convinta che la sua vita sia ufficialmente finita. Ospitata in gran segreto da un vecchio amico di suo zio per sfuggire all’FBI, quell’appartamento di Manhattan diventa la sua prigione personale, una torre dalla quale non le è concesso di scendere mai. Finché la situazione precaria scatenata dall’incidente di Pasadena non precipita. Le prove sull’esistenza dei licantropi sono schiaccianti ed è ormai chiaro a tutti che non si tratta più di se ci sarà una rivelazione della dimensione sovrannaturale, ma di quando. Cosa succederà nel momento in cui gli esseri umani prenderanno coscienza di vivere a stretto contatto con delle creature potenzialmente pericolose? Che le piaccia o no, Gwen è chiamata a fare la sua parte per scongiurare il peggio, perché chi meglio di lei, che appartiene a entrambi i mondi, potrebbe conciliare specie così diverse? In questo quarto volume della Winter Fe’ Saga, con la metropoli più celebre d’America a fare da sfondo, nuovi personaggi si posizionano sulla scacchiera per affrontare la battaglia mediatica più sconvolgente della storia, un gioco di mosse e contromosse che determinerà le sorti dell’intera comunità sovrannaturale e il destino delle persone che amano. A Gwen la scelta: arrendersi e fuggire via, oppure iniziare a credere in se stessa e diventare il simbolo di una lotta rivoluzionaria.
Recensione
Siamo al 4 volume di Winter Fe’, saga Paranormale romance di Ilaria Varese, dove finalmente otteniamo alcune delucidazioni che tanto agognavamo fin dall’inizio. Dopo le disavventure e il caos creatosi a Los Angeles, Gwen viene letteralmente spedita a New York per fuggire dal governo americano e dall’FBI. Sotto le mentite spoglie dell’anonima Joy, viene consegnata nelle mani dall’affascinante Stephen, anche lui una creatura mannara.
Dopo un primo periodo di sofferenze e autocommiserazioni di Gwen, la trama si infittisce e diventa più articolata. Avviene una svolta che comporta una crescita graduale della nostra protagonista, grazie anche all’aiuto di vari personaggi.
New York è governata dalla famiglia purosangue Dunn, totalmente l’opposto degli Arden, dove troviamo come alpha Zachary Dunn. Quest’ultimo ha un ruolo fondamentale in questo romanzo, un personaggio di difficile interpretazione di cui non si riesce a capirne le intenzioni. Ha un carattere volubile, pensa solo alla sua famiglia e alla continuazione della sua linea di sangue. Possiamo definirlo ambiguo, ma è riduttivo se non sbagliato come aggettivo. Zachary è una figura chiave che nella storia dà il giusto mix di mistero e quel pizzico di brio. Potrei stare qui ad elogiare questo personaggio, la cui creazione è perfetta, ma lo è anche quella di Stephen e ciò rende la scelta di preferenza tra questi due mannari difficile. Perché fidatevi, Stephen è amore! Non voglio dire molto su Stev per non spoilerare nulla e lasciarvi l’alone di suspance su di lui, che sicuramente amerete.
Con “Stella della notte” veniamo a conoscenza di nuove nozioni sulle altre creature mannare, e scopriamo come sono i vampiri nel mondo di Winter Fe’, molto simili alla versione de L’intervista col vampiro. Un romanzo più movimentato, più decisivo e interessante degli altri precedenti. Come la prenderanno gli umani nell’apprendere che la Terra è popolata da creature soprannaturali? Dovete solo leggerlo per scoprirlo.
Per i più suscettibili, vi avverto che è presente una scena di sesso esplicita, molto ben fatta a mio dire e necessaria.
“Stella della Notte” tratta vari argomenti e valori importanti, la storia si legge divorandola letteralmente. Il Sacrificio è una parola chiave in torno al quale girano tutte le vicende della storia: in questo libro in molti perderanno qualcosa, tutto per vincere e per permettere a Gwen di compiere il miracolo. Bisogna essere coraggiosi, non perdere mai la sperenza e diventare la spada, presto Gwen lo capirà.
Ero rimasta delusa per “Croce d’argento”, ma ora sono soddisfatta. Rimangono discutibili alcune scelte di Gwen, però bisogna amarla così com’è.
Ringrazio La Corte e Ilaria Varese per la copia cartacea autografata. Non vedo l’ora di leggere il quinto volume.