Autore: Marina Lora Ronco
Casa editrice: Self-Publishing
Genere: Narrativa
Numero pagine: 283
Trama
“Il vostro è un grande amore e questa è un’opportunità. Un nuovo inizio, senza spettri e fantasmi. Senza inganni o sensi di colpa divoranti. Senza casse da morto nello stomaco.” L’amore a volte rende ciechi, distorce la realtà. E tra Margherita e Riccardo è amore vero, di quelli che capitano una volta e soltanto ai più fortunati. La loro vita è perfetta, hanno entrambi un bel lavoro, vivono in un moderno appartamento nel cuore di Milano, e hanno due splendide figlie. Poi, a un tratto, un’ombra insidiosa cala sulle loro vite, un vero e proprio tornado che spazzerà via ogni cosa, farà vacillare ogni certezza minacciando anche il loro amore.Per la prima volta Margherita guarda in faccia la realtà: come si può arrivare a tanto? Accettare l’inaccettabile, fingere di non vedere e raccontarsi un mucchio di bugie. Queste le domande di fronte alla sconcertante verità che fino a quel momento non aveva avuto il coraggio di affrontare. Margherita, donna, moglie, madre, lotterà per tenere unita la propria famiglia. Riccardo, annientato dal senso di colpa, affronterà con coraggio i suoi demoni attraverso un viaggio straordinario che lo condurrà al centro di sé stesso. Quaranta giorni durante i quali i protagonisti vivranno vite separate ma parallele, per tentare di salvare il loro progetto di vita. Una storia forte, scomoda, a tratti dolorosa, ma proprio per questo vera, raccontata senza pietismo né retorica. I due protagonisti metteranno in gioco il proprio cuore, giocandosi tutto. E Giocarsi Tutto diviene così una bellissima dichiarazione d’amore.
Recensione
Giocarsi tutto non è un semplice romanzo di narrativa, fin dalla prima pagina ho capito che avevo tra le mani una storia diversa da quelle che sono abituata a leggere. Margherita una donna che non ha voluto vedere la realtà, Riccardo un uomo che ha perso la via. È un libro particolare, la scrittrice ha scelto uno stile narrativo unico, che rende noi lettori la protagonista Margherita. Il narratore ci parla direttamente ponendoci domande o raccontando i fatti, come se stessimo percorrendo noi la sua vita. Un modo particolare per rendere il lettore partecipe, facendolo immedesimare in Margherita. Una tecnica azzardata, ma Marina è riuscita ad usarla egregiamente, con una scrittura fluida e semplice. Nel libro troviamo anche delle pagine narrate in prima persona, ovvero i pensieri di Riccardo, che ci aiutano a capire cosa sta provando e vivendo.
Margherita e Riccardo vivono a Milano, hanno un bella famiglia, due bambine e la casa dei loro sogni. Da fuori sembrano una coppia felice senza problemi.
Il loro è il vero amore, quello che raccontano tutti, quello del filo rosso del destino che capita una volta su cento. Ma purtroppo i problemi piombano nella loro vita come una doccia fredda: cominciano i problemi, le bugie, le paure, le paranoie fino al baratro. Una storia che racconta una verità dura, l’esistenza del giocatore d’azzardo patologico, la depressione causata da diversi fattori come la perdita di lavoro. Giocarsi tutto è una lezione di vita. La depressione è la malattia della nostra epoca, non dobbiamo chiudere gli occhi davanti ai problemi, ne sorvolarli. Se vediamo un nostro caro strano, al primo campanello di allarme non dobbiamo voltarci. Dobbiamo aiutare e chiedere aiuto, oltre che essere forte come Margherita e credere nell’amore.
La protagonista è una donna forte, che da sola cerca di andare avanti e mantenere una casa e due bambine, rimanendo a supportare il suo uomo.
Camminare insieme a loro è stato illuminante e sono contenta di aver accettato questa collaborazione, buttandomi in un genere nuovo per me.
Vi consiglio questo romanzo innovativo e ben scritto. Marina è una persona stupenda, andatela a seguire su Instagram perché porta gioia donando ogni giorno un sorriso.