Autore: Conny Melchiorre
Editore: Aletheia Editore
Genere: Narrativa contemporanea
Numero pagine: 163
Trama
Flavia deve sostenere l’ultimo esame alla facoltà di Filosofia. Il più temibile di tutti: Storia e cultura del Mediterraneo, con il professor Zeno Martini, bizzarro docente, sul quale corrono voci sbalorditive. Siamo nei primi anni del Duemila a L’Aquila. E’ febbraio. E’ buio. Fa freddo. Flavia s’incammina di notte per le viuzze storiche della città, perché la sessione inizia alle 6 di mattina. Imprevedibilmente, quello che per la ragazza si prospetta come un incubo, si trasforma nel sogno della vita. Martini le propone di entrare nella sua equipe di ricerca e di partire per la Grecia e la Turchia. Con lei ci sono Federica, Anna, Simona e Angela, studentesse molto diverse tra loro, per indole e aspetto. Le aiuterà Ilkay, la loro guida, insieme alle sue amiche. Ed eccole diventare amiche e Fiori d’Oriente. Bellissimi boccioli di piante diverse, che sbocceranno in donne, durante questo viaggio dei viaggi. Le giovani saranno traghettate in un mondo fascinoso, di spezie orientali, fragranze inusuali, colori sgargianti, danza del ventre, complicità rassicuranti, ricchezza del Gran Bazar, povertà delle campagne. Ognuna di loro cela un segreto. Quale?
Recensione
Questo libro di narrativa contemporanea si legge molto velocemente e trasporta il lettore in un viaggio alla scoperta di una cultura molto diversa da quella occidentale. Flavia è una ragazza che si deve laureare in Filosofia e dopo aver sostenuto il suo ultimo esame, Storia e cultura del Mediterraneo del professore Zeno Martini, decide di accettare l’offerta che quest’ultimo gli offre: una tesi storica e antropologica con lui, che consiste in un viaggio di ricerca di un mese e mezzo per la Grecia e la Turchia. Uno dei temi richiesti riguarda lo scoprire se l’ipotesi sollevata da alcuni storici moderni è fondata, ovvero che vede la nascita del femminismo all’interno dell’Harem. L’equipe è formata, oltre che da Flavia, anche da altre quattro studentesse appartenenti a facoltà diverse. Lo scopo del viaggio in Turchia è quello di studiare il mondo femminile turco, le usanze, le tradizioni, la cucina e anche la danza, grazie all’aiuto e la guida di Ilkay. Con questo romanzo scopriamo molti aspetti del mondo orientale: la lettura del fondo dei caffè, il significato dei nomi turchi e tante altre cose. Ma questa ricerca ha anche un lato scientifico che ho apprezzato particolarmente, essendo io una studentessa di chimica farmaceutica. Martini vuole scoprire se la grande presenza della pianta di Papaver, abbia potuto rilasciare nel terreno tracce di oppiacei. L’amicizia in questa storia ha un ruolo importante: man mano che il tempo passa, queste cinque ragazze cominciano a diventare amiche e a sostenersi a vicenda. “Fiore d’oriente” collega varie situazioni e temi sulle donne che fanno riflettere.Mi è piaciuto anche l’ultizzo del diario da parte della protagonista per raccontare le sue avventure. Ruolo chiave ha il libro ” Le mille e una notte”, di cui non dico nulla per non spoilerare, ma a chi piace quest’opera apprezzerà la sua introduzione nel contesto della storia. La scrittura è semplice, il testo si legge velocemente. La storia fa sorridere, ma anche pensare sui vari argomenti trattati e sulla popolazione turca.