Nessuno mi può giudicare

Autore: Paola Chiozza

Casa editrice: Self publishing

Genere: Rosa

Numero pagine: 415

“Cosa gli hai detto Hunter?” Mi dà le spalle e si dirige verso la porta “che sei un libro aperto in un mondo di persone che non sanno leggere”

nessuno mi può giudicare

Trama

Dicono che quando smetti di cercarli, gli uomini iniziano a bussare alla tua porta.

È proprio quello che succede a Sienna Nolan, trent’anni appena compiuti e una carriera in ascesa nel mondo del giornalismo. Non cercava un ragazzo, ma solo una promozione… invece si ritrova improvvisamente disoccupata, in crisi esistenziale e con due corteggiatori di troppo.

Quando la direttrice della rivista le offre la possibilità di scrivere un ultimo articolo, Sienna non ha dubbi: farà qualsiasi cosa per riavere il suo lavoro.

Anche sfruttare la sua assurda situazione sentimentale e usare due uomini come cavie per un’inchiesta sulla differenza d’età nelle coppie. L’imbarazzo della scelta non è solo un modo di dire. Sienna è in imbarazzo davvero perché, be’… non ha una relazione decente dai tempi della scoperta della ruota! Come ci si comporta con un uomo di dieci anni più grande? E con un ragazzo di dieci anni più giovane?

Brandon ha quarant’anni ed è un medico di successo, con un’interminabile fila di donne in sala d’aspetto. È normale che sembrino tutte pronte a spogliarsi, e non solo per farsi visitare?

Hunter invece è un ventenne sfacciato e malizioso, con troppi tatuaggi e troppo poco senso del pudore. Un bad boy da manuale che la desidera e non ha paura di dirlo. Un cliché vivente, se non fosse per quello che nasconde dietro le apparenze.

Sienna non è mai stata il tipo che tiene un piede in due scarpe, ma… ehi, siamo ragazze! Adoriamo le scarpe, e queste a lei piacciono davvero un sacco. Divertimento, nessuna complicazione sentimentale e un solo obiettivo: riprendersi il posto in redazione.

Ma cosa succede se l’amore ti prende alla sprovvista? Se ti fa dimenticare che doveva essere tutto un gioco? Un casino. Ecco.

“Siena, non credere mai di non essere abbastanza” Hunter è serio, il suo pollice mi sfiora la guancia, il mio respiro si blocca in gola. “Per ogni persona che pensa questo di te ce n’è una che invece è convinta del contrario. Devi circondarti di chi sa che vale la pena richiamarti, promuoverti o accettarti. Sto prendendo lezioni di vita da lui? Davvero? spero che le lacrime non mi tradiscano.

nessuno mi può giudicare

Recensione

Ho letto questo romanzo per il progetto #lebloggerunite questo mese (aprile) mi è stato regalato da Sara di Odoredinchiostro. Che dire, seguo Paola Chiozza dai temi di Wattpad mi è sempre piaciuto il suo modo di scrivere e raccontare storie.

In “Nessuno mi può giudicare” conosciamo Sienna, una giornalista che ha delle idee un po’ ingessate. Conosce il suo mondo, e sinceramente non ne vuole uscire. Tutto cambia quando il suo capo decide di sostituirla con una donna più giovane e con molti più Followers.

Come fare per non perdere il posto? Come fare a far capire al suo capo che LEI è la persona giusta per quella posizione?

E così, a seguito di una serie di (s)fortunati eventi si ritroverà ad conoscere 2 uomini nello stesso periodo. Ma non sono solo due uomini diversi, hanno anche una grande differenza di età tra loro.

E all’improvviso un’idea gli balza alla mente: un articolo che mostri la differenza tra ragazzi e uomini.

Ebbene sì! C’è un triangolo! Se deciderete di leggere romanzo verso metà lettura venite a dirmi che Team siete, vi aspetto:). (Io da subito team Hunter) Io ve lo consiglio assolutamente. Ci sono però delle cose che mi hanno fatto un po’ storcere il naso durante la lettura.

In primo luogo, il colpo di scena, un po’ telefonato: tanto che l’ho pensato, accantonando la cosa come ‘troppo scontata’.

La protagonista ha troppi pregiudizi. Su tutti. E anche se in parte durante la lettura si redime, quell’atteggiamento da ‘io ne so più degli altri’ persiste.

Paola Chiozza è la regina delle situazioni imbarazzanti. Devo dire che mi sono divertita moltissimo a leggere il romanzo, ma in una scena ho pensato “ok. Ma un po’ too much”

La lettura scorre velocemente, i capitoli sono incalzanti, e lo stile di scrittura a me è piaciuto molto. E vale assolutamente la pena di leggere questo romanzo anche solo per Hunter. Super sensibile, bello, e buono dentro.

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